Truman Capote è stato uno scrittore di origine americana, autore di alcuni fra i libri ritenuti dei veri e propri classici della letteratura del suo Paese, come il famosissimo “Colazione da Tiffany”.

Sono convinta che tu sia in grado di fare qualsiasi cosa tu decida di fare e farlo bene, ma cosa desideri fare, esattamente? e sei disposto a lavorare e a sforzarti onestamente di ottenere quello che desideri? Nulla di importante si ottiene facilmente.

Truman Capote, il cui vero nome fu Truman Streckfus Persons, nasce a New Orleans nel 1924; la sua infanzia è piuttosto turbolenta a causa della separazione dei suoi genitori e dei continui traslochi da un luogo all’altro; la madre, poi, non fu molto presente e lui trascorse gran parte del tempo a casa di parenti; il padre sparì per molti anni, tornando da lui solo quando ormai era già diventato lo scrittore famoso che conosciamo. La passione per la scrittura emerge fin da subito, quando Truman Capote ha solo 8 anni.

Ottenne sempre ottimi risultati scolastici, affina la sua conoscenza letteraria e vince tutti i premi scolastici letterari grazie al suo precoce talento. Trasferitosi a New York, inizia a lavorare come fattorino per la rivista “New Yorker”, ma poco tempo dopo viene licenziato a causa di un litigio col poeta Robert Frost.

Devi molto a chiunque ti abbia mai dato fiducia.

Pubblicò alcuni racconti su “Harper’s Bazaar” e scrisse anche per il “Southern Gothic Novelist”, ma è con il racconto “Miriam” che ottiene un buon successo da parte della critica; questo gli fa guadagnare un contratto da parte della casa editrice Random House Bennett Cerf, che gli commissiona il romanzo “Altre voci, altre stanze”, pubblicato nel 1948. Da molti dei suoi libri vennero poi tratte opere cinematografiche.

Era molto divertente, all’inizio. Smise di esserlo quando scoprii la differenza fra scrivere bene e scrivere male. E poi feci una scoperta ancora più allarmante: la differenza fra un ottimo stile e la vera arte; sottile ma feroce.

L’opera che lo corona al successo è però un reportage su una famiglia di agricoltori uccisa nella propria abitazione nel Kansas, “A sangue freddo”; per terminare il libro, un romanzo verità, Capote impiega molti anni, aiutato dalla fedelissima amica Harper Lee.

La vita è una commedia abbastanza buona con un terzo atto decisamente mal scritto.

Gli ultimi anni della sua vita, spesso incentrata sugli eccessi, furono segnati da relazioni disastrose con uomini attratti solo dal successo e dal guadagno di Capote; la salute cominciava a deteriorarsi sempre più, probabilmente peggiorata dall’utilizzo di sonniferi e superalcolici. Seguì anche dei percorsi di disintossicazione, ma niente valse a farlo riprendere. Truman Capote muore a Bel Air nel 1984 a causa di una cirrosi epatica.

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