1) BIBLIOTECA MEDICEA LAURENZIANA – FIRENZE

La Biblioteca Medicea Laurenziana, nel complesso di San Lorenzo, non è solo un luogo che conserva una raccolta di rari manoscritti, ma è anche un importante complesso architettonico commissionato a Michelangelo Buonarroti dal cardinale Giulio de’ Medici (il futuro Papa Clemente VII) nei primi decenni del ‘500.

La biblioteca venne ultimata nel 1571 da Giorgio Vasari e  Bartolomeo  Ammannati,  incaricati da Cosimo I de’ Medici di proseguire i lavori secondo i disegni di Michelangelo e fu aperta al pubblico quello stesso anno.

In cima alla scalinata in pietra, un grande portale introduce al vasto salone di lettura, dove tutto è originale, dal soffitto in legno di tiglio, alle  vetrate  con  gli  stemmi  medicei  progettate  dallo stesso Giorgio  Vasari,  fino  al  pavimento  in  cotto  rosso  e  bianco  disegnato  da un allievo  del  Buonarroti. Gli stessi banchi lignei,  che corrono  in due  file  parallele  ai  lati  della  sala,  venn

ero  realizzati  seguendo  i  disegni  di  Michelangelo.

La Biblioteca Medicea Laurenziana rappresenta oggi una delle principali raccolte di manoscritti esistenti: custodisce 68.405 volumi a stampa, 406 incunaboli, 4.058 cinquecentine e, soprattutto, 11.044 pregiatissimi manoscritti, nonché la maggiore collezione italiana di papiri egizi. Qui viene anche conservata la più completa raccolta di opere di Virgilio.

 

2) BIBLIOTECA AMBROSIANA – MILANO

Fondata dal cardinale Federico Borromeo, allo scopo di creare un’istituzione culturale di alto livello artistico, letterario e scientifico, «per un servizio universale» a gloria di Dio e per la promozione integrale dei valori umanistici, sita all’interno del palazzo dell’Ambrosiana, vicino al Duomo, viene considerata una delle più importanti biblioteche italiane e del mondo grazie al pregio dei codici e delle raccolte ivi contenuti.

 

Fu lo stesso Federico Borromeo a inviare emissari incaricati di raccogliere manoscritti da ogni parte del mondo; nel 1623 Galileo Galilei la definì “l’eroica et immortal libreria”. All’inizio comprendeva 30.000 stampati e 8.000 manoscritti e molte furono le donazioni fatte da diversi mecenati.

 

 

3) BIBLIOTECA ANGELICA – ROMA

La Biblioteca Angelica, di fianco alla Basilica di Sant’Agostino, risale al 1604, ed è uno dei primi esempi di biblioteca pubblica in Europa: il fondatore agostiniano Angelo Rocca era infatti mosso dall’intento di permettere l’accesso ai libri alla comunità di lettori il più ampia possibile.

La biblioteca accoglie in sé un patrimonio grandioso di volumi antichi, tra cui 2700 manoscritti latini, greci e orientali, 24.000 documenti di epoche passate, 20.000 libri stampati nel ‘500 e nel ‘600, 10.000 incisioni e carte geografiche.

Attualmente la biblioteca ospita anche diversi eventi di carattere culturale e letterario, incontri e mostre, con tanto di visite guidate.

 

 

4) LIBRERIA PICCOLOMINI – SIENA

Nata per contenere la raccolta di libri rari di papa Pio II, la Libreria Piccolomini si trova lungo la navata sinistra della cattedrale di Siena. Situata lungo la navata sinistra, e venne fatta costruire nel 1492 dall’arcivescovo di Siena, Francesco Piccolomini (successivamente papa Pio III).

Il cardinale Francesco fece ricavare, in alcuni ambienti della cattedrale, uno spazio dedicato alla collezione letteraria dello zio, che fu a sua volta pontefice e umanista.

La libreria si affaccia sulla navata attraverso un prospetto marmoreo composto da due arcate e realizzato da Lorenzo di Mariano, detto il Marrina.

 

 

5) BIBLIOTECA DEI GIROLAMINI – NAPOLI

Luogo di studio di personalità quali Giambattista Vico e Benedetto Croce, la biblioteca, facente parte del complesso della chiesa dei Girolamini, accoglie una vasta raccolta libraria e un archivio musicale; aperta al pubblico sin dal 1586, è specializzata in testi di filosofia, teologia, storia della Chiesa e raccoglie circa 160.000 titoli.

La Biblioteca dei Girolamini ospita anche il Fondo librario della collezione di Giuseppe Valletta (18.000 volumi che comprendono classici latini e greci, opere di filosofia e storia), il Fondo Agostino Gervasio (composto da volumi di archeologia, numismatica, letteratura classica), il Fondo Filippino e il Fondo Valeri (940 volumi sulla storia di Napoli e dell’Italia meridionale).

 

 

6) BIBLIOTECA BRAIDENSE – MILANO

La Biblioteca Nazionale Braidense, sita nello stesso palazzo che ospita anche la Pinacoteca di Brera e l’Accademia delle Belle Arti, fu istituita nel 1770 dall’imperatrice Maria Teresa, a causa della mancanza di una biblioteca a “uso   comune   di   chi   desidera maggiormente coltivare il proprio ingegno e acquistare nuove cognizioni”.

Ad arricchire il patrimonio letterario della Biblioteca Nazionale Braidense arrivano alcuni esemplari da parte di raccolte private e monastiche e, successivamente, i duplicati della Biblioteca Imperiale di Vienna.

Le storiche sale di lettura sono arredate alla maniera di un tempo e la Biblioteca è aperta da Lunedì al Sabato in Via Brera 28.

 

7) BIBLIOTECA HERTZIANA – ROMA

È una biblioteca di storia dell’arte, sita nel Palazzo Zuccari sul  Pincio, creato nel ‘500 da Federico Zuccari sui resti della villa di Lucullo.

La Biblioteca Hertziana, fondata  nel  1913 a  seguito  di  un  lascito  della  mecenate  tedesca Henriette Hertz a favore dell’Istituto per lo studio dell’arte italiana e romana, fa parte dell’Istituto della Società tedesca Max Planck.

Raccoglie più di 300.000 volumi e una fototeca con oltre 800.000 fotografie, e, per questo motivo, viene considerato uno dei centri di documentazione sull’arte italiana più importanti al mondo.

 

 

8) BIBLIOTECA DELLA PONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSE – ROMA

La Pontificia Università Lateranense ospita alcuni locali adibiti a biblioteca sin dal 1773, quando Papa Clemente XIV affidò al clero di Roma le scuole di Filosofia e Teologia del Collegio Romano.

La Biblioteca, sita in una torre di sei piani, conserva oltre 500.000 documenti a stampa, riviste, 30.000 edizioni antiche ed e-books.

La sala di lettura è sviluppata su 7 livelli, ciascuno dedicato a specifici temi: filosofia, storia, religione, diritto canonico, diritto, scienze sociali e opere generali.

 

 

9) BIBLIOTECA COMUNALE DEGLI INTRONATI – SIENA

La Biblioteca degli Intronati nasce nel 1758, quando Sallustio Bandini dona la sua libreria all’Università di Siena, che fino a quel momento non ne aveva mai posseduta una: condicio sine qua non, aprirla al pubblico. Il patrimonio letterario continua a crescere negli anni grazie alle donazioni private; si sviluppa inoltre un polo museale grazie alla raccolta di collezioni di antichi disegni.

Nel 1808 l’Università di Siena fu costretta dal governo francese a chiudere.

 

La Biblioteca comunale degli Intronati nasce nel 1812, grazie ad un decreto francese che la unisce alla Biblioteca del convento di Sant’Agostino, e conserva oggi circa 500.000 volumi, compresi importanti e rari manoscritti.

 

 

 

10) BIBLIOTECA QUERINIANA – BRESCIA

La Biblioteca Queriniana nasce nel 1747, istituita da Angelo Maria Querini, vescovo di Brescia, che la destina ad un uso pubblico; per diversi anni svolge anche una funzione museale.

Nel 1797 il Governo cittadino trasforma la Queriniana in Libreria Nazionale, trasformandola in sede di biblioteche di enti ecclesiastici.

Attualmente, la Queriniana è biblioteca centrale del Sistema Bibliotecario Urbano di Brescia, comprendendo oltre 6.000 testate di periodi, 8 biblioteche decentrate, una biblioteca specialistica, una mediateca, l’Emeroteca d’attualità e una sala di lettura esterna. Conserva oltre 600.000 volumi, sia antichi che moderni e 10.000 manoscritti.

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