Los Angeles, dammi qualcosa di te! Los Angeles, vienimi incontro come ti vengo incontro io, i miei piedi sulle tue strade, tu, bella città che ho amato tanto, triste fiore nella sabbia.

Arturo Bandini è uno scrittore italoamericano che, giorno dopo giorno, subisce la vita della grande città, una città che sempre più lo assorbe e lo mastica, risputandolo dopo poco per quelle vie polverose fatte di asfalto che ribolle e anime nere, quasi ombre di uomini che non furono mai. Arturo Bandini, però, sa che il suo destino è segnato, lui diventerà un grande scrittore, è già un grande scrittore, e sventola a chiunque lo voglia stare a sentire il suo primo racconto nascosto all’interno di una rivista polverosa.

La mia parte migliore si destò e tutto quello a cui aspiravo negli oscuri recessi del mio essere affiorò in quel momento alla coscienza. Davanti a me c’era la muta tranquillità della natura, indifferente alla grande città; oltre queste strade, attorno a queste strade, c’era il deserto che attendeva che la città morisse per ricoprirla di nuovo con la sua sabbia senza tempo.

Ma poi ogni cosa, come al solito, si inverte, cambia direzione, si distrugge: tutto per colpa di una donna. Camilla Lopez, la cameriera messicana che serve caffè disgustosi in uno dei tanti bar di periferie, con quel suo grembiulino e le sue scarpe bianche da ginnastica tutte rovinate e polverose. Arturo e Camilla, un incontro scontro che darà inizio ad una tragica storia di quasi amore.

Questi momenti, il lato brutto della vita, si trasformeranno in altrettante pagine.

La vita di Arturo Bandini si sconvolge a tal punto che la scrittura diventa qualcosa di ostico, l’ispirazione non arriva, il tempo non scorre più come dovrebbe, il mondo è polvere e il racconto pubblicato non lo ha fatto diventare famoso: Camilla non lo conosce affatto, Camilla non apprezza le sue poesie d’amore, Camilla non lo ama, Camilla lo detesta, lo disprezza, lo deride.

A mezzogiorno, dopo una vana passeggiata in città, fui travolto dall’autocommiserazione e non riuscii più a controllarmi. Tornai in camera, mi buttai sul letto e piansi lacrime che mi salivano da profondità inesplorate. Le lasciai sgorgare da ogni parte e quando si esaurirono mi sentii di nuovo in forma. Ero tornato ad essere autentico e pulito.

E niente ha più senso. Quella scrittura tanto consolatoria diventa un dramma da affrontare, l’unico mezzo per smetterla di chiedere continuamente denaro alla povera mamma, la quale, speranzosa del successo del figlio, si priva di tutto per il cieco amore materno. E Camilla Lopez non lo ama, Camilla lo detesta, lo disprezza, lo deride.

Sei settimane, tre, quattro, a volte cinque ore dolcissime ogni giorno, ore di delizia; le pagine si accumulavano una sull’altra e ogni altro desiderio era spento. Mi sentivo come un fantasma che fluttuava sulla terra, ero in pace col mondo e straordinarie ondate di tenerezza mi sommergevano quando mi mescolavo alla folla per le strade e parlavo con la gente. Così passavano i giorni. Giorni di sogno, giorni luminosi, in cui la quieta gioia che mi invadeva si trasformava a volte in lacrime e io provavo uno strano desiderio di morte.

Arturo Bandini decide quindi che Camilla Lopez non è altro che un’ombra polverosa nella sua vita senza polvere, pulita e ricca di prosperosi successi: Camilla Lopez è da bandire dalla vita di Arturo Bandini. Ed eccola lì, una nuova ispirazione per il grande scrittore Arturo Bandini, un altro racconto si profila, foglio dopo foglio, per garantirgli una nuova soddisfazione.

E allora perché non ritornare in quel bar polveroso carico di orgoglio e di disprezzo per chi, diversamente da lui, non ha mai potuto decantare tali conquiste? Ed eccolo di nuovo davanti a Camilla Lopez, noncurante come sempre. Ed eccolo di nuovo dimenticare se stesso e perdersi nel suo alter ego polveroso, senza contorni, disprezzato e fattosi piccolo piccolo di fronte a quella messicana insolente.

Eppure anche Camilla Lopez comincia lentamente a dissolversi: Arturo Bandini conosce la dolorosa verità, l’amore non corrisposto per un uomo malato e violento, e conosce anche verità peggiori su Camilla, diventata ormai una briciola di se stessa, fino a perdersi, una volta per tutte, nel polveroso deserto, che la inghiottirà per sempre.

Si poteva morire, ma il deserto avrebbe mantenuta segreta la nostra morte e ne avrebbe spazzato via il ricordo col vento, il caldo e il freddo.

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