Sappiamo bene che leggere ci permette di sviluppare molte capacità quali empatia, comprensione e linguaggio, e i benefici si hanno sin da piccoli, per questo motivo è necessario leggere il più possibile ai bambini. Diverse ricerche hanno comprovato i risultati sbalorditivi che la lettura comporta.

 

Le opere letterarie ci invitano alla libertà dell’interpretazione, perché ci propongono un discorso dai molti piani di lettura e ci pongono di fronte alle ambiguità e del linguaggio e della vita. (Umberto Eco)

 

Un dato interessante viene fornito dalla ricerca condotta da James Law, professore di scienze del linguaggio alla Newcastle University’s School of Education, composta da circa 16 studi con bambini di età media attorno ai 39 mesi eseguiti negli Stati Uniti, in Sudafrica, in Canada, in Israele e in Cina.

Secondo gli studiosi, leggere libri ai bambini quando sono molto piccoli dà loro un vantaggio in termini linguistici di circa otto mesi rispetto ai loro coetanei a cui non vengono letti libri. La capacità di comprendere le informazioni cresce notevolmente quando le figure di riferimento si prendono cura “letterariamente” dei bambini.

“Sapevamo già che leggere con i bimbi offre dei vantaggi per il loro sviluppo e per le prestazioni accademiche successive, ma gli otto mesi di vantaggio sono risultati sorprendenti. Otto mesi sono una grande differenza nelle competenze linguistiche quando si guarda a bambini sotto i cinque anni di età.” (James Law)

 

La lettura è per la mente quel che l’esercizio è per il corpo. (Joseph Addison)

 

Questa ricerca è un’ulteriore conferma del potere della lettura; al contempo emergono risultati di altre indagini meno entusiasmanti: secondo uno studio condotto da Save The Children, il 48% dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni non ha letto neanche un libro, se non quelli scolastici.

 

La lettura è come l’amicizia: costa poco e ti dà tantissimo. (Ottavio Missoni)

 

Considerando l’importanza che i libri rivestono nel fornire ai bambini strumenti e competenze per affrontare la vita quotidiana, per instaurare relazioni positive, per comprendere ciò che li circonda e per ampliare il proprio linguaggio, trasmettere loro la passione per la lettura risulta di fondamentale importanza, anche perché sono i libri che promuovono lo sviluppo cognitivo, comportamentale, linguistico e sociale di ciascun individuo.

 

Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo guardino all’interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il guardino si trasforma in parco e, in questo parco, piò capitare di trovarci qualcun altro. (Susanna Tamaro)

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