Susanna Tamaro è una scrittrice italiana molto apprezzata, autrice di numerosissime opere e vincitrice di molti riconoscimenti in campo letterario.

Susanna Tamaro nasce a Trieste nel 1957 in una famiglia borghese di origini ebraiche, lontana parente di Italo Svevo, unica femmina di tre figli. Ottenuto il diploma magistrale, riesce a vincere una borsa di studio che le permette di frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, dove si trasferisce.

Conseguito il diploma in regia, comincia a lavorare come aiuto-regista di Salvatore Samperi durante le riprese di “Ernesto”, tratto dall’omonimo libro di Umberto Saba. Comincia a coltivare anche la passione per la scrittura e infatti, nel 1981, termina il primo romanzo intitolato “Illmitz”, pubblicato solo nel 2014 poiché rifiutato precedentemente da diverse case editrici.

Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e frutti.

Nel frattempo collabora con la RAI, ma non ottiene il posto di regista a Rai 3 perché il suo diploma non viene considerato al pari di una laurea. Finalmente nel 1989 esordisce col suo primo romanzo, “La testa fra le nuvole”, ma, a causa di una bronchite asmatica, è costretta a trasferirsi in Umbria, lontana dall’inquinamento della città di Roma.

Continua poi a scrivere, dando alla luce romanzi come “Cuore di ciccia” o “Per voce sola”, quest’ultimo totalmente ignorato dal pubblico nonostante gli apprezzamenti di Fellini e Moravia. Il successo arriva grazie al famoso romanzo epistolare “Va’ dove ti porta il cuore”, che vende oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo e che verrà successivamente trasposto in pellicola dalla regista Cristina Comencini. Nel 2011 il libro è stato inserito tra i 150 Grandi Libri che hanno segnato la storia del nostro paese.

Quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va’ dove lui ti porta.

Inizia anche a lavorare nel mondo della musica: collaborando con Ron, scrive per Tosca il brano “Nel respiro più grande”, canzone presentata a Sanremo nel 1997. Lo stesso anno pubblica un altro grande successo destinato a diventare un best-seller, “Anima Mundi”.

Il passato non si può più modificare e il futuro non ci appartiene di diritto. Ciò che esiste davvero è il presente. Solo l’attimo ha importanza.

Nel 2000 crea la Fondazione Tamaro che mette in piedi numerose iniziative di volontariato, mentre prosegue con la pubblicazione di altre opere, tra cui alcuni racconti in cui narra le storie di persone che vivono ai margini della società; un altro titolo importante è “Ogni angelo è tremendo”, una sorta di romanzo di formazione con elementi autobiografici, dove per protagonista ritroviamo una bambina che lotta contro un’infanzia difficile.

E dopo il bagliore del fulmine, il buio della notte profonda, la quiete non quieta del troppo: troppo vedere, troppo soffrire, troppo sapere. Non quiete del sonno, ma della breve morte: quando il dolore è eccessivo, bisogna morire un po’ per andare avanti.

Numerosissimi sono i riconoscimenti che Susanna Tamaro collezione in questi anni, come il “San giusto d’Oro”: “Il San Giusto d’Oro non è una lotteria. Non stai lì a concorrere con un libro solo, sperando che la giuria scelga te. No, è un riconoscimento alla carriera, all’opera intera. E riceverlo proprio nella mia città mi dà una grande gioia”.

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