L’unica grande aspirazione della frivola signora Bennet è vedere le sue cinque figlie sposate, motivo di scontro con le sue più assennate figlie Jane ed Elizabeth, di indole ragionevole e meno superficiale di quella delle sorelle minori.

 

I sentimenti d’impeto devono essere guidati dalla ragione e ogni sforzo deve essere proporzionato all’obiettivo.

 

Quando a Netherfield arriva il ricco signor Bingley, tutte le attenzioni si spostano su di lui; invitata ad un ballo organizzato da uno dei vicini, la famiglia Bennet può fare la conoscenza non solo di Bingley, ma anche delle sue sorelle e del suo migliore amico, il signor Darcy.

 

Vanità e orgoglio sono due concetti ben diversi. Si può essere orgogliosi senza essere vanitosi. L’orgoglio si collega piuttosto all’opinione che abbiamo di noi stessi, la vanità è ciò che desidereremmo fosse l’altrui opinione.”

 

Tra Jane e Bingley nasce subito una tenera simpatia, mentre Elizabeth prende in antipatia Darcy, che si presenta come un uomo molto orgoglioso, arrogante e altezzoso; l’amicizia tra Bingley e la sorella diventa sempre più profonda quando la ragazza viene invitata nella tenuta di Netherfield, dove trascorrerà diversi giorni, raggiunta poco dopo da Elizabeth.

 

“È mia convinzione che l’orgoglio sia un difetto assai comune. Tutto ciò che ho letto finora mi insegna che è particolarmente congeniale alla natura umana, e che sono ben pochi coloro che non indulgono ad un senso di auto-compiacimento sulla base di questa o quest’altra qualità, vera o immaginaria che sia.”

 

Qui Darcy ed Elizabeth approfondiscono la loro conoscenza, confrontandosi su diversi argomenti; nel frattempo William Collins, cugino delle cinque figlie Bennet e legittimo erede di Longbourn, arriva a Netherfield per combinare un matrimonio con una delle sue cugine e la sua scelta ricade proprio su Elizabeth, la quale però rifiuta. Intanto in città arriva Wickham, un ufficiale dell’esercito che racconta di essere stato privato dell’eredità da Darcy, inasprendo il giudizio di Elizabeth sul suo conto.

 

 

Durante un ballo organizzato da Bingley, però, la famiglia Bennet si comporta in modo imbarazzante, così che il giorno dopo Bingley, le sorelle e Darcy si trasferiscono a Londra; la motivazione sottostante risiede nella volontà delle due donne e dell’uomo di allontanare Bingley da Jane.

 

“Sono poche le persone che io amo veramente, e ancora meno quelle che stimo. Più conosco il mondo, più ne sono delusa, ed ogni giorno di più viene confermata la mia opinione sulla incoerenza del carattere umano, e sul poco affidamento che si può fare sulle apparenze.”

 

Collins, rifiutato da Elizabeth, decide di sposare Charlotte, la migliore amica della ragazza e, mentre quest’ultima è in visita dai novelli sposi, il signor Darcy le si dichiara, ricevendo un categorico rifiuto.

 

Ho lottato invano. Non c’è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami.”

 

Durante un viaggio nel Derbyshire con gli zii, Elizabeth ha occasione di visitare la tenuta di Darcy a Pemberley e di ricredersi su di lui, il quale si rivela essere una persona totalmente diversa.

 

Chi non cambia mai la propria opinione ha il dovere assoluto di essere sicuro di aver giudicato bene sin da principio.

 

 

Nel frattempo Lydia scappa con Wickham, gettando scompiglio nella famiglia Bennet; alla fine però Wickham accetta di sposare la ragazza ed Elizabeth poco dopo verrà a sapere che è solo grazie all’intervento di Darcy che la sua famiglia non è stata disonorata.

Dopo i diversi intrighi e i tentativi di ostacolare le coppie nascenti, è l’amore a trionfare, coronato dai matrimoni di Elizabeth e Darcy e di Jane e Bingley.

 

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