Per tutti gli amanti dei thriller, Wulf Dorn rappresenta sicuramente una fonte di suspense psicologico privilegiata. È infatti autore di alcuni dei libri più affascinanti che racchiudono il mistero della mente umana nelle sue sfaccettature più inquietanti, storie sempre in bilico tra lucidità e follia, in un alternarsi di colpi di scena che tengono il lettore incollato alla storia.

Wulf Dorn, di origini tedesche, nasce il 20 aprile del 1969; dopo aver studiato lingue, intraprende la sua carriera in un istituto psichiatrico, lavorando come logopedista per la riabilitazione del linguaggio, senza mai abbandonare la sua passione per il mondo dei libri. Da sempre grande lettore, inizia a scrivere sin da giovanissimo, a soli 12 anni, i suoi primi racconti.

I primi lavori vengono lasciati nell’anonimato e per lo più vengono letti da un pubblico ristretto fatto di amici e conoscenti; ovviamente il genere prediletto fin da subito è il thriller. Il primo racconto ad essere pubblicato sul web è “Jennifer”, edito nel 1999, e i riconoscimenti non si fanno attendere: Dorn, infatti, si classifica tra i primi posti del concorso “Stephen King”.

Piano piano i racconti cominciano ad essere pubblicati, uno dopo l’altro, su diverse riviste; il primo romanzo a coronare il successo è “La psichiatra”, pubblicato nel 2009 e divenuto in breve tempo best seller; l’anno successivo viene tradotto in molte altre lingue e anche il resto del mondo conosce il fenomeno “Wulf Dorn”: oltre 100.000 copie vengono vendute. Venne addirittura preparata una sceneggiatura, ma alla fine il film non venne realizzato.

Per me, da quando scrivo a tempo pieno, la vita è molto cambiata. Viaggio tanto, e scrivere richiede tempo, disciplina e creatività. Ci vuole un po’ di rodaggio. Io scrivo la mattina, mentre il pomeriggio mi dedico alle questioni più burocratiche o a fare ricerche per i miei nuovi romanzi. Sono riuscito a fare della mia passione una professione. E questo è un sogno che si è avverato.

Il romanzo racconta di una psichiatra, Ellen Roth, che si trova ad affrontare un caso complesso: dopo aver conosciuto una paziente che afferma di essere perseguitata dall’uomo nero, questa sparisce; Ellen inizia quindi ad indagare, sentendosi ogni giorno di più perseguitata: dunque esiste realmente l’uomo nero?

Una caratteristica della sua scrittura molto apprezzata dai lettori è la suddivisione dei capitoli per punti di vista: ogni momento della storia, infatti, viene analizzato e ripercorso dai vari personaggi, portando avanti più azioni in contemporanea.

Altri romanzi di grande successo sono “Il superstite”, che narra del ritorno al paese natio di uno psichiatra divorato dai dubbi sul tragico passato che colpì la sua famiglia, “Follia profonda”, seguito de “Il superstite”, dove il protagonista Forstner inizia ad essere perseguitato da disegni e doni inquietanti da parte di una misteriosa donna, e “Phobia”.

In tutti i miei romanzi la mia esperienza in ambito psichiatrico ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo dei personaggi e del loro carattere. A volte riprendo dei vecchi casi con i quali ho avuto a che fare, ma non tanto per descriverli – tendo a non citare direttamente i nomi – quanto per trarne degli elementi che mi serviranno ad attribuire a tutta la storia un fondamento realistico.

Nonostante il grande successo, Wulf Dorn rimane uno scrittore molto disponibile: numerose sono le interviste da lui rilasciate, oltre alle conferenze, presentazioni e letture in pubblico che dedica ai suoi innumerevoli seguaci, coi quali comunica anche attraverso un profilo twitter.

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