Dacia Maraini è una scrittrice e poetessa italiana, oltre che sceneggiatrice e drammaturga.

Sono le parole che danno corpo alle cose e non viceversa.

Dacia Maraini nasce a Fiesole nel 1936 da un’illustre famiglia nobile: sua madre, infatti, è Topazia Alliata, principessa siciliana. Dopo un breve e terribile periodo vissuto in Giappone, internati in un campo di concentramento, la famiglia si trasferisce in Sicilia.

I sogni sono stracci di nuvole, scomposti e inconsistenti. Sono la mia consolazione e il mio tormento. Mi fanno sentire vivo, capisci? Vivo come non sono mai stato.

A diciotto anni Dacia raggiunge il padre, separatosi dalla madre, a Roma, ed è qui che inizia ad ottenere i primi successi letterari grazie al libro “La vacanza”. A questo seguiranno molte altre pubblicazioni, per alcune delle quali vince molti premi.

Solo la poesia può medicare e calmare come un elisir di pace e rassicurare l’intelligenza contratta e resa asfittica dalla paura.

Nel 2005 le è stata conferita dall’Università dell’Aquila la laurea Honoris Causa in Studi Teatrali, mentre nel 2010, dall’Università degli Studi di Foggia, riceve quella in Progettista e dirigente dei Servizi Educativi e Formativi.

Il futuro si apre davanti a lei come un fiore precoce che ha sentito il primo raggio di sole, ma potrebbe rimanere congelato sul ramo. Perché la primavera non è ancora arrivata e quel raggio di sole l’ha ingannata.

Per la sua intera produzione letteraria, nel 2014 la Bocconi di Milano le riconosce il Dante d’oro.

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