Un libro scritto per bambini e ragazzi, capace di trasportare in un mondo altro, incredibile e speciale, una lettura che probabilmente fa bene soprattutto agli adulti, agli adulti che hanno dimenticato di aver creduto, anni prima, alla magia.

Fiori e bambini tornano a vivere, come i semi che per miracolo germogliano, lontano dagli sguardi indiscreti degli adulti troppo condizionati dalla realtà di tutti i giorni. […] Nel giardino segreto succedono ancora i miracoli.


La piccola Mary, costretta da una terribile malattia che uccide tutti i suoi cari a trasferirsi nel castello dello zio gobbo e scorbutico, è una bambina capricciosa, di salute cagionevole e di carattere astioso. Senza nessuno da amare e senza essere amata da nessuno, presto si ritrova catapultata nella landa, il paesaggio brullo e desolato che pochi sanno apprezzare. Ad accoglierla una padrona di casa indaffarata, uno zio assente e una giovane domestica buona e premurosa.

Le giornate della bambina trascorrono nell’assoluta solitudine e nella avanscoperta della casa e del terreno che la circonda; ben presto però tutto cambierà: casualmente, infatti, Mary scopre l’esistenza di un magnifico giardino segreto, tenuto sottochiave per 10 lunghi anni, a causa dell’incidente avvenuto in esso; piano piano l’amore per fiori ed alberi riesce a prevalere sul suo carattere scontroso; l’amicizia con Dickon, poi, riesce a trasformarla completamente in una creatura amabile e tollerante.

 

Per quasi una settimana il sole seguitò a risplendere sul giardino segreto. Mary l’aveva chiamato così perché le piaceva il nome e soprattutto perché le piaceva l’idea di potersi rinchiudere senza che nessuno lo sapesse tra quelle vecchia mura. Le sembrava di vivere in un mondo diverso, in un giardino incantato.

 

Una nuova amicizia, infine, corona il cambiamento della piccola Mary: il cuginetto malato di isterismo, convinto di dover presto diventare gobbo e di non riuscire a sopravvivere per più di una manciata d’anni, irascibile e viziato, entrerà a far parte della sua vita. Magicamente affascinato dalla cugina, Colin decide per la prima volta nella sua vita di non dare ascolto alle voci di medici e domestici, e di intraprende un faticoso percorso verso la guarigione.

 

Sopra i muri, sulla terra, sugli alberi, sui ramoscelli, sui viticci si era disteso un velo verde di tenere foglioline e sull’erba si vedevano chiazze e pennellate di porpora, di bianco e di giallo. Tra i rami degli alberi si sentiva un frullare d’ali e un sommesso cinguettio. Nell’aria profumata ronzavano gli insetti. I raggi del sole sfiorarono il volto di Colin con una calda e delicata carezza. “Voglio vivere! Voglio vivere!”

 

Il giardino segreto non è solo un giardino.

Il giardino segreto è un rifugio, un luogo dove gli incanti avvengono per davvero, un tesoro da custodire gelosamente nel proprio cuore.

E’ dove i bambini guariscono e ritrovano la felicità e la voglia di sorridere, è un salto nell’immaginazione e l’avverarsi di un sogno.

E’ il punto di incontro tra cuori che per una vita intera sono rimasti separati o isolati, tra anime che non hanno mai avuto modo di unirsi in un abbraccio.

E’ il luogo dove le cose belle possono accadere, se solo si è fiduciosi.

 

In qualunque modo si chiami, sono convinta che esista qualcosa al di sopra di noi, qualcosa che fa crescere le piante, sbocciare i fiori e muovere l’universo. E’ quella stessa forza che ti ha fatto guarire.

 

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