[Quarto atto – Quarta scena]

 

Harry sta scartabellando tra le sue pratiche.

 

Silente

            Buona sera, Harry.

 

Pausa. Harry guarda Silente, senza espressione.

 

Harry

            Professor Silente. Nel mio ufficio, quale onore. Deve succedere qualcosa, stasera?

 

Silente

            Cosa stai facendo?

 

Harry

         Controllo le mie carte, guardo se c’è qualcosa che mi è sfuggito. Raccolgo le forze per combattere nei limiti di quanto possiamo combattere. Sapendo che non è qui che si svolge la battaglia. Che altro posso fare? Dov’è stato, professor Silente?

 

Silente

            Sono qui adesso.

 

Harry

            Qui adesso che la battaglia è persa. O vuole negare che Voldemort tornerà?

 

Silente

            È possibile.

 

Harry

         Se ne vada. Mi lasci in pace. Non la voglio, non ho bisogno di lei. È stato assente ogni volta che contava davvero. L’ho combattuto tre volte senza di lei. Lo combatterò di nuovo, se necessario. Da solo.

 

Silente

        Harry, non pensi che lo avrei voluto combattere al posto tuo? Ti avrei risparmiato se avessi potuto…

 

Harry

        L’amore ci acceca? Sa almeno che cosa vuol dire? Sa quant’è stato sbagliato quel consiglio? Mio figlio… mio figlio sta combattendo battaglie per noi, come io le ho dovute combattere per lei. E io sono stato per lui un padre altrettanto pessimo che lei per me. L’ho lasciato in posti dove non si sentiva amato, a nutrire rancori che impiegherà anni a capire.

 

Silente

            Se stai parlando di Privet Drive…

 

Harry

           Anni. Ci ho passato anni, da solo, senza sapere chi ero, o perché ero lì, senza sapere che a nessuno importava qualcosa di me!

 

Silente

            Non volevo… non volevo affezionarmi troppo a te…

 

 

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