15 CITAZIONI TRATTE DA “VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE” Leggere - Facile Febbraio 14, 2018 ...e leggere 15 bellissime citazioni tratte dal libro di Susanna Tamaro, “Va’ dove ti porta il cuore”. 1 – Se mai arriverai a ottant’anni, capirai che a quest’età ci si sente come foglie alla fine di settembre. La luce del giorno dura meno e l’albero piano piano comincia a richiamare a sé le sostanze nutritive. Si sta ancora sospesi lassù, ma si sa che è questione di poco. Una dopo l’altra cadono le foglie vicine, le guardi cadere, vivi nel terrore che si levi il vento. Per me il vento eri tu, la vitalità litigiosa della tua adolescenza. Abbiamo vissuto sullo stesso albero ma in stagioni diverse. 2 – Una volta, in un libro indiano ho letto che il fato possiede tutto il potere mentre lo sforzo della volontà è solo un pretesto. Dopo averlo letto una gran pace mi è scesa dentro. Già il giorno dopo però, poche pagine più in là, ho trovato scritto che il fato non è altro che il risultato delle azioni passate, siamo noi, con le nostre mani, a forgiare il nostro stesso destino. 3 – Molto presto è nata dentro di me una grande solitudine, una solitudine che con gli anni è diventata enorme. La solitudine nasceva anche dalle domande, da domande che mi ponevo e alle quali non sapevo rispondere. “Perché mi trovo qui? Da dove vengo io, da dove vengono tutte le cose che vedo intorno a me, cosa c’è dietro, sono sempre state qui anche se io non c’ero, ci saranno per sempre?” Così si è accresciuto il senso di solitudine, ero costretta a risolvere ogni enigma con le mie sole forze, più passava il tempo, più mi interrogavo su ogni cosa, erano domande sempre più grandi, sempre più terribili, al solo pensarle facevano spavento. 4 – Il Caso. Una volta il marito della signora Morpurgo mi ha detto che in ebraico questa parola non esiste. Per indicare qualcosa di relativo alla casualità sono costretti ad usare la parola azzardo che è araba. È buffo, non ti pare? È buffo ma anche rassicurante: dove c’è Dio non c’è posto per il caso, neppure per l’umile vocabolo che lo rappresenta. Tutto è ordinato, regolato dall’alto, ogni cosa che ti accade, ti accade perché ha un senso. 5 – Nel cane, come nell’uomo, ci sono troppi pensieri, troppe esigenze. Il raggiungimento della quiete e della felicità non dipende mai da lui soltanto. Nell’albero invece è diverso. Da quando spunta a quando muore, sta fermo sempre nello stesso posto. Con le radici è vicino al cuore della terra più di qualunque altra cosa, con la sua chioma è il più vicino al cielo. La linfa scorre al suo interno dall’alto al basso, dal basso all’alto. Si espande e si ritrae secondo la luce del giorno. Aspetta la pioggia, aspetta il sole, aspetta una stagione e poi l’altra, aspetta la morte. Nessuna delle cose che gli consentono di vivere dipende dalla sua volontà. Esiste e basta. 6 – La gioia, è proprio questa la cosa che ho più rimpianto. In seguito, certo, sono stata anche felice, ma la felicità sta alla gioia come una lampada elettrice sta al sole. La felicità ha sempre un oggetto, si è felici di qualcosa, è un sentimento la cui esistenza dipende dall’esterno. La gioia invece non ha oggetto. Ti possiede senza alcuna ragione apparente, nel suo essere somiglia al sole, brucia grazie alla combustione del suo stesso cuore. 7 – Se ogni tanto ti sembra che ne parli con distacco, cerca di immaginare quanto grande possa essere il mio dolore, quanto questo dolore sia privo di parole. Così il distacco è solo apparente, è il vuoto pneumatico grazie al quale posso continuare a parlare. 8 – Sai qual è un errore che si fa sempre? Quello di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un binario lo si debba percorrere fino in fondo. Il destino invece ha molta più fantasia di noi. Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di vento tutto cambia, si stravolge, e da un momento all’altro ti trovi a vivere una nuova vita. 9 – Ogni sera, alle undici in punto, in qualsiasi luogo mi trovi e in qualsiasi situazione, uscirò all’aperto e nel cielo cercherò Sirio. Tu farai altrettanto e così i nostri pensieri, anche se saremo lontanissimi, anche se non ci saremo visti da tempo e ignoreremo tutto uno dell’altra, si ritroveranno lassù e staranno vicini. 10 – Viste dall’esterno molte vite sembrano sbagliate, irrazionali, pazze. Finché si sta fuori è facile fraintendere le persone, i loro rapporti. Soltanto da dentro, soltanto camminando tre lune con i loro mocassini si possono comprendere le motivazioni, i sentimenti, ciò che fa agire una persona in un modo piuttosto che in un altro. La comprensione nasce dall’umiltà non dall’orgoglio del sapere. 11 – Le cose che ci accadono non sono mai fini a se stesse, gratuite, ogni incontro, ogni piccolo evento racchiude in sé un significato, la comprensione di se stessi nasce dalla disponibilità ad accoglierli, dalla capacità in qualsiasi momento di cambiare direzione, lasciare la pelle vecchia come le lucertole al cambio di stagione. 12 – Non piangere, è vero che me ne andrò prima di te ma quando non ci sarò più ci sarò ancora, vivrò nella tua memoria con i bei ricordi: vedrai gli alberi, l’orto, il giardino e ti verranno in mente tutti i momenti felici che abbiamo passato assieme. La stessa cosa ti succederà se ti siederai sulla mia poltrona, se farai la torta che oggi ti ho insegnato a fare e mi vedrai davanti a te con il naso color marrone. 13 – Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi, la prima e la più importante. Lottare per un’idea senza avere un’idea di sé è una delle cose più pericolose che si possano fare. 14 – Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e frutti. 15 – E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui ei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quanto poi ti parla, alzati è va’ dove lui ti porta. Scrivi Cancella commentoLa tua email non sarà pubblicataCommentaNome* Email* Sito Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Hai disabilitato Javascript. Per poter postare commenti, assicurati di avere Javascript abilitato e i cookies abilitati, poi ricarica la pagina. Clicca qui per istruzioni su come abilitare Javascript nel tuo browser.