Le pagine di questo romanzo ripercorrono quelle che sono le esperienze di vita, contrastate e profonde, di Federico Nemis, un giovane borghese cresciuto negli anni ’60, studente di Giurisprudenza, dedito all’insegnamento e agli ideali sociali.

 

 

 

Gli venne voglia di parlare, d’avvicinarsi davvero a quegli studenti, mentre sensazioni indistinte si frammentavano rapide confondendolo. Qualcosa aveva penetrato la nebbia, ma non riusciva a capire cosa fosse. Tuttavia ne godette e quando suonò di nuovo la campana, uscì tutto allegro portando dentro una consapevolezza nuova, un seme.

 

La vita del giovane però, nonostante il lavoro appassionante come professore di lettere, gli amici e le prime soddisfazioni economiche, non conforta le sue aspettative, e le costanti riflessioni lo portano a ricercare la via d’uscita dai suoi interrogativi in una serie di avventure amorose.

 

Si sentiva sereno nella suggestione del suo sogno prossimo a realizzarsi e in più continuava l’idillio muto con Lena. Il resto, i fatti fuori di lui, erano un indistinto e informe magma, irriducibili all’attuale dimensione di vita e respinti al di là dei confini visibili. Esisteva solo un’alternanza sempre uguale di luce e di buia concavità, dove tutto fluiva con ritmo diverso e rallentato.

 

 

Oltre a ricercare conforto nelle amicizie e negli amori, tenta di realizzare se stesso nell’attività artistica, trovando nella musica un modo profondo di esprimersi. Ma anche questa strada sembra non essere quella giusta per trovare il percorso che conduca alla comprensione della reale essenza dell’amore, verso gli altri e verso il mondo intero.

 

Eppure aveva considerato per tanto tempo quelle canzoni come unico modo di realizzare se stesso, di scacciare la solitudine, perché allora si sentiva così depresso? Perché gli apparivano d’incanto inadeguate e illusorie?

 

Il tempo che scorre ineluttabile, il desiderio di trovare un senso ad esso, alla vita tutta, la necessità di realizzare qualcosa che cambi la realtà del mondo… tutto questo smuove l’animo di Federico, spingendolo ad una corsa verso le agognate risposte.

 

Anche se aveva passato da poco vent’anni, il tempo scavava ineluttabile, facendo di lui terra erosa a calanchi. Ma dov’era l’amore, capace di trasformare i giorni in tenerezze sempre diverse e nuove? Dove la spensieratezza dell’età? Scivolavano via i suoi giorni senza lasciare traccia e si sentiva già intaccato dai ricordi, una mela col baco e neppure un fiore di ligustro.

 

Il percorso di formazione che affronterà il giovane viene caratterizzato da scoperte (e riscoperte) di valori quali l’uguaglianza e la solidarietà fra gli uomini, ma anche da profonde delusioni e tormenti; tassello importante della svolta sarà Luisella, grande amore della sua vita, figlia di operai e portatrice di idee socialiste.

 

Ma se la vita non fosse anche sogno che cosa ne rimarrebbe? Un correre monotono sempre sugli stessi binari.

 

Solo la strada verso le idee politiche di sinistra riuscirà a dare un senso all’esistenza del ragazzo: gli ideali portati avanti dal partito prendono totalmente il posto di tutto il resto, divenendo occupazione principale, scopo di vita, orizzonte da perseguire.

 

 

Ebbe così conferma della validità delle scelte alle quali l’istinto o il caso l’avevano condotto, trovando un sistema di valori costituiti, di guida per l’azione pratica, d’incontenibile forza morale e di vero e proprio sapore rivoluzionario.

 

E infine Federico troverà la risposta tanto ricercata: le cose non sempre possono cambiare, ma ciò che veramente conta è quella di combattere per ciò che è giusto, stare dalla parte di chi continua a crederci, nonostante le difficoltà.

 

NOTE BIOGRAFICHE DELL’AUTORE

Claudio Demurtas nasce a Mores, in provincia di Sassari nel 1942, ma vive tra Palermo e Carbonia, dove viene a contatto con culture portatrici di diversi valori fondamentali nella sua formazione e attività di scrittore. Trasferitosi a Cagliari, si laurea in Giurisprudenza e accetta l’incarico di assistente volontario del professore di Istituzioni di Diritto Romano. Ben presto diventa docente nella scuola media, attirato dalle problematiche giovanili conosciute durante gli studi universitari, dove insegna Diritto ed Economia Politica per più di 40 anni. Chiaro di Venere è il suo primo romanzo.

EDITORE

Edizioni EventualMente: piccola casa editrice con sede a Comiso nel ragusano diretta da Nicola Rampin – autore di poesia e appassionato di pittura e fotografia, di origini venete ma residente a Pedalino.

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