Charles Pierre Baudelaire è uno dei poeti più affascinanti della storia della letteratura, oltre che critico letterario e d’arte, traduttore francese e filosofo; la sua figura rappresenta l’apice della corrente del simbolismo e la sua opera viene tutt’oggi considerata di grande rilievo in tutto il mondo.

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Charles Baudelaire nasce a Parigi nel 1821; a soli sei anni perde il padre e la madre inizia a prendersi totalmente cura del bambino, fin quando non decide di risposarsi con un tenente colonnello, subito preso in antipatica dal giovane Charles per via della sua rigidità e freddezza.

Trasferitesi a Lione per un breve periodo, Charles frequenta il Collegio reale; successivamente però tornano a Parigi, dove riprende gli studi presso il Collegio Louis-Le-Grand. Baudelaire alterna periodi di grande dedizione ad altri di momentaneo ozio, finendo col venire espulso dal liceo per indisciplina. Nonostante l’episodio, qualche tempo dopo riesce comunque a diplomarsi.

Il Poeta è come lui, principe dei nembi che sta con l’uragano e ride degli arcieri; fra le grida di scherno esule in terra, con le sue ali da gigante non riesce a camminare.

La passione letteraria lo incontra fin da subito: inizia un periodo di vizi e debiti, assapora una vita bohémien che non solo gli fa conoscere moltissimi artisti, ma lo conduce ad uno stile dissoluto e ad ambienti malfamati. Per questo motivo la famiglia decide di mandarlo a fare un viaggio a Calcutta, in India, esperienza grazie alla quale in Baudelaire nasce la passione per l’esotismo.

charles_baudelaireRientrato in patria, prosegue con la carriera letteraria, cominciando a comporre le prime poesie della sua raccolta più importante, “I fiori del male”. Nonostante ancora non avesse dato alla luce alcuna opera, Baudelaire era già conosciuto da tutti i circoli letterari di Parigi grazie alla sua vita lussuosa, circondato da artisti d’ogni genere. La madre, spinta dal patrigno, per non fargli dilapidare tutti i soldi, decide di interdire il figlio e affida il patrimonio paterno ad un notaio.

La prima pubblicazione de “I fiori del male” risale al 1845, ricevendo subito numerosi riconoscimenti per i concetti esposti. Nonostante il successo letterario, la vita personale lo spinse ad un tentativo di suicidio. Superato il trauma, continua a collaborare con giornali e riviste e a comporre diverse opere, aumentando via via il suo successo.

O dolore! Dolore!

il tempo divora la vita,

e l’oscuro Nemico che ci corrode il cuore,

col sangue che perdiamo,

cresce e si fortifica!

Nel 1857 viene però processato, insieme al suo editore, per aver pubblicato “I fiori del male”, accusato di immoralità. Seppur condannato, Baudelaire ripropone una nuova edizione della raccolta, aggiungendo ben 35 componimenti inediti.

E’ ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.

La sua salute comincia però a vacillare a causa degli stress e delle cattive condizioni economiche in cui si ritrovava a vivere: la madre, morto il patrigno, riprende il figlio con sé. A causa della bancarotta, Baudelaire tenta nuovamente il suicidio. Nel 1866 venne colpito da ictus, rimanendo paralizzato nel lato destro del corpo. Muore l’anno successivo per l’aggravarsi della malattia (sifilide), a soli 46 anni.

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