Quando all’investigatore Poirot viene recapitata la prima lettera minacciosa, la maggior parte delle persone informate dell’accaduto non prende sul serio la questione: solo il destinatario percepisce il pericolo insito in quelle brevi righe.

Un omicidio verrà commesso da lì a pochi giorni, firmato ABC.

La questione viene quasi dimenticata, fino a quando un’anziana donna viene trovata morta nel suo negozio ad Andover.

 

 

Un solo indizio, un orario delle ferrovie, rinvenuto sul bancone accanto al corpo della povera vittima.

E poi un’altra lettera.

Questa volta il tragico fatto avverrà a Bexhill.

La serie infernale di omicidi ha preso il via e sembra non volersi arrestare.

 

La pazzia è una cosa terribile.

 

Gli omicidi seguono un preciso filo logico, quello alfabetico, e questo è tutto ciò che guida le indagini.

Una sfida rivolta direttamente all’investigatore, il quale, man mano che gli omicidi si accumulano, una lettera dell’alfabeto dopo l’altra, inizia a costruire un profilo dello psicopatico, mentre tutto il paese viene allertato dai media.

Una grande forza di polizia viene dispiegata in soccorso dei cittadini.

 

Un essere umano non perde mai l’occasione di mettersi in mostra nel corso di una conversazione. Ogni volta che chiacchiera con qualcuno, rivela qualcosa di se stesso.

 

E la domanda vera è: cosa accomuna tutte le vittime prescelte dal pazzo?

Trovando la motivazione del perché siano stati commessi proprio questi assassinii, Poirot ne è convinto, si troverà anche il tassello mancante che conduce ad ABC.

Ad aiutarlo nelle indagini ci sono i parenti e i conoscenti più stretti delle vittime, pronti a tutto pur di far emergere la verità sulla serie infernale di omicidi che ha sconvolto le loro vite.

 

Presto o tardi qualcosa verrà alla luce, e assumerà un significato che eravamo tutti lontanissimi dal dargli. Un po’ come i puzzles… può darsi che ciascuno di voi abbia in mano un pezzetto del quadro che, isolato, non significa nulla ma, quando viene unito agli altri, può dare una visione completa se non dell’intero quadro, almeno di una sua parte.

 

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