[da Ossi di Seppia 1925]

 

Spesso il male di vivere ho incontrato:

era il rivo strozzato che gorgoglia,

era l’incartocciarsi della foglia

riarsa, era il cavallo stramazzato.

 

Bene non seppi, fuori del prodigio

che schiude la divina indifferenza:

era la statua nella sonnolenza

del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

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