Un’autobiografia scritta da un ragazzo che, ai lettori, si presenta brevemente come Stefano, raccontando se stesso e le sue riflessioni in poche righe introduttive, alla ricerca di un accordo tra sé e la vita.

Il racconto si snoda tra continui salti che legano presente e passato, in un turbinio di flashback e pensieri che si affacciano continuamente nella mente del giovane paziente della clinica immersa in atmosfere idilliache e serene.

 

 

Il gioco della vita è complesso e in tutto quello che ci accade, ora lo so, possiamo leggere preziose indicazioni. Solo così possiamo costruire in dettaglio la mappa del nostro io e trovare una direzione.

 

Stefano, aspirante musicista, decide di disvelare il suo vero io, eliminando la maschera che per troppo tempo ha coperto il suo volto e i suoi desideri più reali, combattendo una volta per tutte le convenzioni e gli ideali altrui che spingono le persone verso il declino della propria identità.

Tra delusioni d’amore e ambizioni di successo, il giovane sognatore rincorre il suo talento, trovando finalmente un modo nuovo ed efficace di esprimersi: nasce così il personaggio dell’Indefinito, un corpo senza volto, un’esistenza senza essere, una realtà senza verità, una finzione senza filtro, un fitto mistero che colpisce milioni di persone, diventando un’icona fin dalla sua prima apparizione al grande pubblico.

Stefano si trova così ad essere travolto da fama, serate ed esibizioni, strattonato dalla velocità del business e deluso da una vita fatta di apparenze e illusioni. Solo il periodo di distacco dal mondo musicale dovuto alle esigenze commerciali riuscirà a schiarire una volta per tutte la nube di insicurezze circa quel mondo che non gli appartiene.

 

 

Forse la vita era proprio di per sé ambigua, con il bene e il male, le luci brillanti e il fango sempre mescolati?

 

Il suo ritorno alle scene sarà un vero e proprio ritorno a se stesso, fino al tracollo definitivo che lo costringerà al periodo di riabilitazione presso la clinica, dove, tra nuovi amici e misteriosi intrighi, Stefano potrà finalmente ritrovare quella serenità tanto agognata.

 

Perché a volte noi esseri umani scappiamo tanto lontano, quando ciò che cerchiamo è così vicino?

 

Perché la vera felicità è un tuffo nelle piccole cose reali.

 

 

BIOGRAFIA

Ugo Cirilli è nato in Versilia, Toscana, nel 1985.

Laureato in Psicologia, si occupa di scrittura per il web e comunicazione promozionale, mantenendo una forte passione per l’ambito di studi universitari.

Ha un sito web personale, www.ugocirilli.it, nato per divulgare con un linguaggio chiaro e diretto tematiche psicologiche.

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