Un testo antico arriva a noi grazie ad un iter specifico e si parla di tradizione dei testi (da tradere = tramandare).

 

La tradizione di un testo può essere diretta se il testo ci viene tramandato grazie all’opera di copisti del Medioevo o dell’Umanesimo prima e delle edizioni a stampo successivamente, oppure può essere indiretta.

 

DUE TRADIZIONI

Per quanto riguarda la tradizione diretta, è grazie al lavoro meticoloso di monaci amanuensi e Umanisti che molti testi sono giunti fino a noi; essi, infatti, hanno passato gran parte delle loro giornate a copiare a mano i testi, riportandoli su pergamene o carta.

Di ciascun testo possiamo possedere anche diverse copie (codex), che a volte risultano differenti sia a causa di errori involontari che per modifiche apportate consapevolmente ai testi.

Oggi gli studiosi sono impegnati, partendo dai codici che possediamo, a ricostruire il testo in modo il più possibile fedele a quello originale, arrivando a produrre dei testi critici, attraverso la fase di recensio (individuare la lezione dell’archetipo) e l’emendatio (eliminare da un testo gli errori).

Infine, in presenza di lacune si tenta di colmarle utilizzando due criteri fondamentali: l’usus scribendi, ovvero tenere sempre presente la cultura e l’epoca in cui l’autore scrive, e la lectio difficilior, che consiste nel preferire, in presenza di due testi diversi, la versione più difficile perché è più probabile che, col tempo, un testo venga semplificato piuttosto che il contrario.

 

La tradizione indiretta consiste nel ritrovare citazioni di testi ormai perduti in opere di altri autori antichi.

 

Svolto tutto il lavoro di ricostruzione, l’editore perviene al testo critico, composto da:

Praefatio – in cui viene descritta la tradizione manoscritta del testo, con eventuali appunti sulla tradizione indiretta;

Stemma codicum – uno schema grafico simile ad un albero genealogico di tutti i codici;

Textus criticus – il testo più vicino, secondo l’editore, a quello originale;

Apparatus criticus – una serie di note dell’editore in cui si segnalano le varianti delle parole nel testo.

 

ALTRE DISCIPLINE DI SUPPORTO

La ricostruzione delle opere antiche si avvale del prezioso supporto di altre discipline che aiutano ad indagare da altri punti di vista i periodi storici in cui quei testi sono stati redatti, fornendo importanti prospettive di indagine.

 

Archeologia: grazie alle più recenti tecnologie nel campo, è in grado di fornire datazioni molto precise di manufatti di goni tipo e siti archeologici;

Numismatica: la disciplina che studia le monete e che fornisce informazioni sul grado di civilizzazione di un popolo e sulle idee politiche e sociali fondamentali;

Papirologia: il materiale più utilizzato per la scrittura, che ci fornisce indicazioni utili e testimonianze preziose non solo sulle opere d’arte, ma anche sulla vita comune dell’uomo antico;

Epigrafia: la disciplina che studia le incisioni su pietra o su tavolette di metallo o coccio, anch’essa molto utile per indagare sugli usi e costumi antichi;

Antropologia culturale ed etnologia: ricostruiscono la vita quotidiana e i modelli di comportamento in uso nell’antichità.

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