Come fai a sapere di non aver dormito tutta la vita?

 

La storia, raccontata in prima persona, è il viaggio che compie Dan, giovane dalle brillanti prospettive che si affaccia alla vita nei suoi anni di università: ottimi voti, amici, ragazze, un futuro da ginnasta olimpionico e la voglia di scoprire il percorso che porta alla felicità.

 

Usa tutte le conoscenze che hai, ma rimani consapevole dei loro limiti. Da sola, la conoscenza non basta. Non ha cuore. Nessuna quantità di conoscenza nutrirà il tuo spirito, né potrà mai donarti felicità e pace durevoli. La vita esige molto di più della conoscenza, esige l’intensità del sentire e un’energia continua.

 

Un incontro fortuito diventa l’occasione per riflettere su di sé e sul cambiamento, necessario per poter finalmente comprendere realmente la vita: in una stazione di servizio si imbatte in un vecchio bizzarro e misterioso, soprannominato Socrate, capace di compiere prodezze incredibili e mai viste.

 

Non devi controllare le emozioni. Le emozioni sono fenomeni naturali come i fenomeni atmosferici. A volte c’è paura, a volte dolore, a volte rabbia. Le emozioni non sono un problema. Il trucco sta nel trasformare l’energia delle emozioni in un’azione costruttiva.

 

Dan viene irrimediabilmente attratto da questa figura enigmatica, provocatoria, a tratti irritante, fonte però di profondi insegnamenti che, poco a poco, prendono il sopravvento sulla vita del ragazzo, capovolgendo priorità e aspettative.

 

Il cervello è uno strumento. Può ricordare numeri di telefono, risolvere problemi matematici o creare poesie. Usato in questo modo lavora per il resto del corpo, come un trattore. Ma se non riesci a smettere di pensare a un problema matematico o a un numero di telefono, o quando pensieri e ricordi molesti ti assalgono senza nessuna intenzione da parte tua, non è il tuo cervello che lavora, ma la tua mente che vaga. Allora la mente ti controlla, il trattore è impazzito.

 

Sommerso dai mille impegni, l’esistenza di Dan si trasforma lentamente, iniziando a ruotare attorno alle nottate passate in compagnia del maestro: tra diete ferree, rigidi regole della casa, ironia ed esercizi via a via più impegnativi, la via del guerriero di pace diventa l’obiettivo più importante da perseguire.

 

La pioggia è un fenomeno naturale. La tua delusione per il picnic rovinato e la tua gioia quando il sole è tornato, erano il prodotto dei tuoi pensieri. Non avevano nulla a che vedere con i fatti reali. Non ti sei mai sentito infelice durante una festa? È ovvio che la causa dei tuoi stati d’animo è la tua mente, non gli altri o la situazione. Questa è la prima lezione.

 

La vera felicità, insegna Socrate, non si nasconde nel raggiungimento di traguardi incredibili, non la si trova all’interno di case lussuose, auto da sogno o ricchezza; per essere felici, felici davvero, bisogna semplicemente iniziare a sorridere al mondo e aprirsi agli altri, ascoltare se stessi, sintonizzarsi con l’universo, comprendendo finalmente il mistero della nostra esistenza nel qui ed ora.

 

Non esistono incidenti. Qualunque cosa è una lezione. Tutto ha uno scopo.

 

Ridere di gusto, ridere di tutto, percepire ciò che accade dentro e attorno a noi, trovare la pace del singolo attimo, eliminando le proiezioni di ciò che ancora non è stato, dimenticarsi dei problemi, brillare nell’anima: tutto questo sarà faticosamente possibile per tutti quei guerrieri che iniziano a porsi delle domande.

 

Solo un guerriero di pace possiede la comprensione e la disciplina per seguire la via della semplicità, per conoscere la differenza tra desideri e bisogni. Noi abbiamo innumerevoli desideri, ma i veri bisogni sono pochi. La totale attenzione a ogni momento è il piacere. L’attenzione non richiede denaro, l’unico investimento richiesto è l’addestramento. Questo è un altro vantaggio di essere un guerriero, costa molto meno! Il segreto della felicità non sta nel volere molto, ma nel gioire di poco.

 

 

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