LIBRI LIBERI

 

“Libri Liberi”, un bello slogan che fa sognare gli amanti dei libri: eppure di sogno non si tratta perché questo luogo esiste veramente. Libri Liberi è una libreria di Bologna, in Via San Petronio Vecchio 57, aperta nel 2012 da Anna Hilbe, dove i lettori possono scambiare libri liberamente, senza obbligo di restituzione, un modo originale per lasciare che la cultura si diffonda il più possibile, senza vincolo alcuno.

Volevo che la cultura tornasse a circolare, al di là delle leggi del mercato.

Non c’è vendita né acquisto, ma solo condivisione dell’amore per la letteratura: chiunque può entrare in questo magico luogo e far suo l’incanto che permea l’atmosfera; non c’è nemmeno l’obbligo di portare un libro in cambio di ciò che si prende, come invece accade nel bookcrossing. Le persone che hanno piacere possono portare libri letti o che non trovano più spazio nelle loro case, a patto che siano in buone condizioni; a questo punto viene apposto un timbro che identifica il libro come “fuori mercato”, dunque non più vendibile.

L’unico limite è il massimo di tre libri alla volta; la gestione è in mano ad alcuni volontari, che dedicano il loro tempo, insieme ad Anna, a questa nobile causa. È una di loro, Tina Mucci, che spiega come il limite imposto sia dovuto a questioni pratiche: i volumi sono circa 1.800 e se tutti prendessero più di tre libri alla volta, la libreria rischierebbe di rimanere sfornita.

L’ispirazione che ha spinto Anna Hilbe, già fondatrice della libreria delle donne di Bologna, a realizzare questo progetto deriva da un articolo dedicato ad altre due librerie, una a Baltimora, l’altra a Madrid, dove si agisce esattamente allo stesso modo: libri in dono a chi li sa amare realmente.

Io amo i libri, con tutto il cuore. E’ così bello condividerli con altre persone.

A frequentarla sono giovani e anziani, studenti, mamme e nonni, uomini, insegnanti e ricercatori, amatori, collezionisti, benestanti e disoccupati… Insomma, una “clientela” variegata e vastissima, che riempie il negozio non appena la saracinesca si alza; un grandissimo successo per questa favolosa iniziativa di Anna. I generi spaziano dalla narrativa, nostrana e straniera, alla saggistica (sociologia, psicologia, storia, filosofia), alla critica letteraria, fino ad arrivare a riviste e libri di viaggio.

Non ho pensato né penso di trasmettere un messaggio: mi è sempre piaciuto leggere e volevo dare un’altra possibilità a persone che come me amano i libri. Poi la libreria ha assunto altri significati portati dalle persone stesse che la frequentano, che lì si incontrano frequentemente, chiacchierano di libri, sono grati di poter usufruire di libri liberamente. Per le persone anziane del quartiere è più semplice talvolta che andare in libreria: trovano sempre qualcuno che li ascolta o li consiglia. Molto entusiasti sono i più giovani. Sembra che facciano fatica a riconoscere che qualcuno faccia qualcosa anche per loro.

 

Di certo un messaggio significativo è stato trasmesso: i libri non sono solo un prodotto che può far mercato, non sono solo numeri e guadagni, ma c’è molto di più. Amore, passione, condivisione: il vero guadagno di un sistema che oggi più che mai ha bisogno di ritrovarsi e ritrovare i suoi lettori.

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata