Werther è un giovane artista di grandi speranze, tutto dedito alle sue passioni per natura e pittura; ed è durante un soggiorno campagnolo, organizzato per dedicarsi completamente al suo ozio letterario, che conosce la bella Carlotta, donna profondamente intelligente e dalla bellezza acume, che però risulta essere già promessa ad un altro uomo, Alberto.

 

La lasciai con la preghiera di poterla vedere il giorno stesso; lei acconsentì, e andai; da allora il sole, la luna e le stelle possono continuare tranquillamente il loro corso, io non so se sia giorno o notte, e tutto il mondo svanisce intorno a me.

 

Da quel meraviglioso ballo Werther non smette un secondo di pensare alla sua innamorata: Carlotta è la donna più importante della sua vita, la creatura più pura e indescrivibile che sia stata mai posta su questa terra, l’essere più luminoso mai esistito in natura… Niente ha più colore, sapore o gusto se non è Carlotta a darglielo.

È cosa certa che nulla al mondo ci rende necessari quanto l’amore. […] Ho tanti sentimenti in me e l’immagine di lei sovrasta tutti; ho tante cose, e senza di lei ogni cosa si dissolve.

Werther intraprende anche un’ambigua amicizia con l’ormai marito Alberto, il quale inizialmente prende in simpatia l’uomo, giudicando fraterno l’attaccamento nei confronti della sua Carlotta, ma ben presto, consapevole delle cattiverie che ormai si vociferano nei dintorni, cerca di allontanare freddamente il giovane Werther.

E tu potresti chiedere a un infelice, la cui vita si strugge lentamente per un male insidioso, potresti chiedergli di porre fine al suo tormento con una pugnalata? Quel male che logora le sue forze, non gli toglie nello stesso tempo il coraggio di liberarsene?

La tristezza piove come un violento temporale sulla vita del ragazzo, logorato dal dolore di non poter avere tutta per sé Carlotta e dai sensi di colpa di poterla togliere all’amico; e se da una parte prevale il violento sentimento dell’omicidio da commettere per togliere di torno il rivale, dall’altra si affaccia la terribile volontà di porre fine, una volta per tutte, la sua atroce sofferenza.

 

Mi manca il lievito che metta in fermento la mia vita; è svanito il fascino che mi teneva desto fino a tarda notte; è finito l’incanto che al mattino mi destava dal sonno.

 

E un destino tragico spegne la vita del giovane Werther, una notte in cui l’unica compagnia è la luce della luna che filtra da quella finestra aperta, l’ultimo sguardo prima di morire.

 

Ho raccolto con cura ed espongo qui tutto ciò che ho potuto trovare intorno alla storia del povero Werther: so che me ne sarete grati. Non potrete negare ammirazione e affetto al suo spirito e al suo cuore, né lacrime al suo destino. E tu, anima buona, che provi le sue stesse angosce, trova conforto nel suo dolore; questo libretto divenga il tuo amico se per colpa tua o della sorte non puoi trovarne uno più prossimo.

 

Tutta la lettura di questo classico non è un “voglio sapere come va a finire”, quanto un ritrovarsi nello stesso stato d’animo del giovane innamorato, un capolavoro disegnato perché nessuno possa più sentirsi solo in una di quelle disperazioni che soffocano il cuore.

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