Una storia fatta di amore, violenza, ricordi, in bilico tra passato e futuro, un legame inscindibile tra le proprie radici e ciò che invece ci lascia liberi di camminare verso l’orizzonte. Questa è la vita di Diana, donna forte e coraggiosa, chiamata ad affrontare un tragico destino.

 

Ma lei aveva imparato che bisogna saper cogliere le opportunità e che ogni cosa accade con uno scopo preciso.

 

Giunta in un nuovo paese per seguire la vocazione di insegnante, ben presto conosce Gaetano, affascinante e premuroso, un incontro fortuito che cambierà per sempre le loro vite; dal matrimonio nascono Cesare e Aurora e il tempo scorre felice, ma non tutte le favole hanno un lieto fine: una storia familiare contorta, vicissitudini di violenza e associazioni a delinquere, persone poco raccomandabili entrano prepotentemente nella loro realtà, fino all’evento più drammatico.

Diana, dopo aver perso tutto, per mettere in salvo se stessa e i bambini, è costretta a fuggire, dimenticandosi addirittura della propria identità, ricostruendone una nuova in luoghi sconosciuti e lontani. Lentamente il cammino riprende il suo percorso, nuovi amici entrano a far parte della sua quotidianità, nonostante la nostalgia sia sempre in agguato.

 

Dove giustizia manca, provvede Dio e seppur con strenua lotta, il bene vincerà sul male. Non importa quanto tempo occorre ma prima o poi, ogni verità vedrà la sua luce.

 

Una storia misteriosa, poi, fa capolino tra le lettere scambiatesi con la madre, tornando a far rivivere personaggi appartenuti a secoli prima che gridano contro l’oblio del tempo: un baule contenente monete preziose, un ciondolo e un antico manoscritto rievocano la storia di Villa Aurelia, svelando il legame di sangue che, di generazione in generazione, porta direttamente a Diana e alla figlia Aurora.

 

Il tempo non è altro che una oscillazione infinita di cicli, grandi onde di energia che palpitano nell’universo, capaci durante il loro percorso, di creare un ponte tra passato e futuro.

 

Una maledizione che, lungo 17 progenie, lascia il segno nella vita delle famiglie dell’antica stirpe discendente dal Conte Ferrante II, colpevole di essersi innamorato della bellissima Hilde.

 

Il tempo non è in grado di mantenere i segreti e, prima o poi, racconta tutta la verità.

 

I giorni del dolore, grazie alla verità che riemerge e sconfigge ogni cosa, sembrano però essere giunti al loro termine, anche per Diana che, ricomponendo i tasselli del mosaico, riesce finalmente a ritrovare la serenità perduta da tempo.

 

NOTE BIOGRAFICHE

Brunella Giovannini è nata e vive a Reggiolo (RE), un piccolo paese della pianura padana.

Ha manifestato interesse per la scrittura fin dai tempi adolescenziali, hobby poi accantonato per dedicarsi al lavoro e alla cura della famiglia. Negli ultimi anni ha ripreso la vecchia passione e si è dedicata soprattutto alla scrittura di poesie. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, e in particolare, recentemente si è classificata 2^ nel PREMIO LETTERARIO CITTA’ DI FUCECCHIO 2014 e 3^ nel PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AMICI SENZA CONFINI – ROMA 2014. A Roma ha presentato il testo poetico “Un fiore per Nadir” che ha ricevuto una toccante motivazione dalla giuria e sul quale ha poi elaborato il romanzo “Un volo di farfalle” che ha ottenuto il 3^ premio per la narrativa edita nel PREMIO LETTERARIO CITTA’ DI FUCECCHIO 2015.

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