Un libro con oltre 400 pagine che narrano la storia di Daniel e di Julián Carax, delle loro vite tormentate dalla follia umana e, soprattutto, le oltre 400 pagine che parlano di libri.

Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso.

Un lettore non può non amare una storia come questa, un racconto che svela tra le sue righe la passione profonda di chi vive leggendo, perché è questo “L’ombra del vento”: una storia di pagine scritte con inchiostro, sangue e lacrime.

Un racconto è la lettera che un autore scrive a se stesso per mettere a nudo la propria anima.

Le vite di Daniel e Julián si intrecciano inevitabilmente quando Daniel, ancora undicenne e in balia degli incubi e delle sofferenze per la perdita della mamma, scopre, grazie al padre, il Cimitero dei Libri Dimenticati. Qui, per la prima volta, conosce l’anima di Julián Carax, nascosta tra i meandri del libro che cambierà la sua vita, L’Ombra del vento.

Un giorno sentii dire da un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli davvero il cuore. L’eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale – non importa quanti altri libri leggeremo, quanti mondi scopriremo, quante cose apprenderemo o dimenticheremo – prima o poi faremo ritorno.

Passano gli anni e Daniel non dimentica il suo amico scrittore, soprattutto per una visita inaspettata e pericolosa: un uomo senza volto, che si presenta col nome di Laín Coubert, il diavolo nel libro di Carax, compare in una notte gelida, minacciando una sorte terribile pur di avere quel libro indietro, pur di cancellare qualunque ricordo esistente del passaggio di Julián Carax nel mondo.

Esistiamo fintanto che siamo ricordati.

Da quel momento in poi le indagini, lungo gli anni, si fanno sempre più intense, grazie anche alla collaborazione del fedele amico Fermín e di Bea, l’affascinante sorella del migliore amico di Daniel capace, come Penélope con Julián molto tempo prima, di rubare il cuore e offuscare la mente con dolci pensieri.

Mi sentivo come chi fugge nelle pagine di un romanzo perché gli oggetti del suo amore sono soltanto ombre che vivono nell’anima di uno sconosciuto.

E, infine, un nemico comune si affaccia nelle loro vite: lo spietato Fumero, il quale lega tutte le loro esistenze con un filo di crudeltà e sadismo. Lui, sulle tracce di Carax, pronto a qualunque cosa pur di eliminarne anche l’ombra, si imbatte nelle indagini di Daniel, per seguirne i passi e sperare che essi conducano proprio al suo nemico.

Ebbi la sensazione di essere circondato da milioni di pagine abbandonate, da anime e mondi senza padrone che si inabissavano in un oceano tenebroso mentre fuori di lì il genere umano, tanto più smemorato quanto più convinto di essere saggio, scivolava verso un inconsapevole oblio.

Zafón in quest’opera è riuscito a dare vita ad un mosaico colorato di personaggi e vicende, confondendo due vite, quelle dei protagonisti così simili fra loro, fino a crearne un’unica storia, una storia commovente, a tratti straziante, coinvolgente fino all’ultima verità, una storia di amore e sofferenza, di crudeltà e amicizia, una storia di libri.

Gli altri libri di Carlos Ruiz Zafón:

 

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata