Jane Eyre è una bambina diversa dalle altre, caratterizzata da una tenera sensibilità e da una mente vivace, una lingua arguta e la passione per i libri.

 

Mi rendevo conto che il mondo era vasto, e che un campo pieno di speranze e di paure, di sensazioni e di esaltazioni aspettava chi aveva il coraggio di affrontarlo; e di cercare la vera conoscenza della vita fra i suoi pericoli.

 

Cresciuta a casa della zia acquisita, la piccola Jane non conosce un’infanzia felice, né l’amore che a quell’età ogni bambino dovrebbe ricevere; vessata dai perfidi cugini ed esasperata dall’ingiustizia che il suo cuore non tollera, si ribella alla famiglia che, per tutta risposta, l’allontana definitivamente da casa, mandandola in un collegio per orfane.

 

È vile e sciocco dire che non si può sopportarlo, se il destino vuole che lo sopporti.

 

Qui la dolce Jane comincia ad apprezzare lo studio e ad avere compagne di vita, capaci di farla ricredere sulla sua triste vita solitaria; in particolar modo un’insegnante riesce a far breccia nel suo cuore, che si apre ancora di più a quei sani principi di cui vi era solo un seme.

 

So che la poesia non è morta, né il genio spento. Essi torneranno di nuovo ad affermare un giorno la loro esistenza, la loro presenza, la loro libertà, potenti spiriti che dal cielo sorridono quando trionfano le anime meschine. La poesia distrutta? Il genio bandito? No! Essi non solo vivranno, ma regneranno e ci solleveranno; e senza la loro influenza divina che ci illumina, si sarebbe nell’inferno, l’inferno della mediocrità.

 

Diventata ormai una giovane acculturata, Jane intraprende la carriera da insegnante, che la porta presto a scoprire un mondo al di fuori del collegio: è il mondo del Signor Rochester, il suo nuovo padrone, che la assume per educare la piccola francesina Adèle.

Nella nuova immensa dimora Jane conoscerà qualcosa di più del lavoro: essa, infatti, cadrà in balia dell’amore impossibile per il suo padrone, profondamente ricambiato, ma ostacolato dal destino avverso che si abbatte sulle loro vite.

 

Gli esseri umani su questo mondo non conoscono mai la perfetta felicità. Sono destinata a una sorte diversa dalla mia specie?

 

Dopo molte peripezie, la giovane donna dovrà allontanarsi da Thornfield, in cerca di un futuro meno oscuro.

 

Il torrente si avvicinava. Esso arrivò e con tutta la sua violenza mi sommerse. Tutta la mia esistenza desolata, il mio amore perduto, la mia speranza delusa, la mia fede spenta si rovesciarono su di me come una massa paurosa e immane.

 

Allo stremo delle forze, senza soldi, né abiti o cibo, in preda alla disperazione e in procinto di accettare la fine, Jane scoprirà che l’amore e la pietà sono sentimenti comuni agli uomini, e proprio essi potranno salvarla, capovolgendo completamente la sua sorte e conducendola finalmente alla felicità data dalla consapevolezza di non essere più sola al mondo.

 

Dio manda la pioggia secondo i panni; e quando non riusciamo a ottenere l’aiuto di cui abbiamo bisogno, e la volontà ci spinge verso una strada che non possiamo seguire, non dobbiamo abbandonarci all’ozio e alla disperazione. Dobbiamo cercare un altro nutrimento per lo spirito, e cercare alle nostre aspirazioni una strada diritta e larga quanto quella che la sorte ci ha stroncata.

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