Alexandre Dumas, figlio di Alexandre Dumas (per saperne di più clicca qui), è uno scrittore di notevole importanza amato dal grande pubblico grazie al suo romanzo “La signora delle camelie”.

Alexandre Dumas figlio nasce nel 1824 da una relazione del padre con la vicina di casa, Catherine Laure Labay. Il bambino viene subito messo in collegio e viene riconosciuto dai genitori sei anni dopo; affidato alle cure del padre, una volta adolescente Dumas seguirà le sue orme, non solo di scrittore, ma anche in relazione allo stile di vita smodato e libertino.

Preferisco i mascalzoni agli imbecilli, perché a volte si concedono una pausa.

L’anno 1844 è fondamentale: in questo periodo, infatti, conosce Marie Duplessis, con la quale instaura una relazione; alla morte di quest’ultima, Dumas inizia a scrivere l’opera che corona il successo, “La signora delle camelie”, ispirata proprio alla donna.

Sono d’avviso che non si possono creare dei personaggi senza aver molto studiato gli uomini, come non si può parlare una lingua prima di averla seriamente studiata.

Non sono ancora giunto all’età in cui s’inventa e, perciò, mi accontento di raccontare. Invito dunque il lettore a volersi convincere della realtà di questa storia, i personaggi della quale, ad eccezione dell’eroina, vivono ancora.

D’altra parte, a Parigi si trovano i testimoni della maggior parte dei fatti che ho raccolto ed essi potrebbero confermarli, se la mia testimonianza non apparisse sufficiente. Per una circostanza particolare, io solo potevo scriverli, perché sono stato il confidente degli ultimi avvenimenti senza i quali qualunque racconto interessante e completo sarebbe impossibile.

Da questo momento in poi numerose sono le opere pubblicate, tra le quali “L’amico delle donne”, “Le idee della signora Aubray”, “La moglie di Claudio”, tutte incentrate su temi scottanti della società dell’epoca, come ad esempio la posizione delle donne e il tema dell’adulterio; ecco perché se da una parte viene considerato un esponente fondamentale del realismo francese, dall’altra la sua scrittura generò non pochi scandali.

Si compiange il cieco che non ha mai visto i raggi del sole, il sordo che non ha mai udito gli accordi della natura, il muto che non ha mai potuto rendere la voce della sua anima e, per un falso pudore, non si ha quella cecità del cuore, di quella sordità dell’anima, di quel mutismo della coscienza che rendono folle un’infelice e, suo malgrado, la fanno incapace di vedere il bene e di parlare il puro linguaggio dell’amore e della fede.

Trascorre il resto della sua vita in modo avventuroso, portando a compimento la figura dell’eroe presente nei suoi testi, fino a quando non sposa Nadezhda von Knorring, con la quale ebbe due figlie.

Muore nel 1895 a Marly-le-Roi, per poi essere seppellito a Montmartre.

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