Autore molto apprezzato, numerosi sono i libri pubblicati, tradotti in oltre 30 lingue, senza contare le svariate collaborazioni con quotidiani come La Repubblica, settimanali, giornali satirici e, da poco tempo, con una rivista araba dove vengono pubblicati racconti inediti; non solo scrittore, ma anche autore televisivo (collaborò con Beppe Grillo), direttore editoriale (sua è la collana Ossigeno), sceneggiatore di film, fumettista…

Un autore che ormai dà il meglio di sé in malinconiche e tenere storie di solitudine e silenzi. (Ermanno Paccagnini)

Stefano Benni nasce a Bologna nel 1947, trascorre la sua infanzia in un paese di montagna, dove gli svaghi non sono poi molti; qui viene soprannominato “lupo”, perché da piccolo, quando non riusciva a prendere sonno, usciva coi suoi 7 cani per spedizioni notturne e, insieme a loro, ululava; una volta scoperto fu addirittura condotto dallo psicanalista, ma da quel momento questo fu il suo appellativo. Spesso si ritrova questo nomignolo all’interno delle sue opere, proprio per evidenziare il legame autobiografico con alcuni personaggi.

benni“Ho passato quasi tutta la mia infanzia in un paese di montagna. Oltre che giocare a pallone e perdermi nei boschi, non avevo altri svaghi. Un giorno scoprii che in un paese vicino c’era una biblioteca. Entrai e il mio mondo diventò un milione di volte più grande. Cominciai con London, poi con Salgari, Poe, Boccaccio, Gogol e Flaubert, divoravo tutto, anche quello che non capivo fino in fondo. Nessuno mi indicava il libro da prendere, leggevo la prima pagina e se mi piaceva andavo avanti. Non mi guidava la cultura, ma una specie di istinto animale del lettore. A scuola quei libri non erano in programma, né consigliati, anzi venivano osteggiati. Una volta il professore mi sequestrò un’opera di Pavese. Il giorno dopo presi il Cappotto di Gogol e gli misi una copertina bianca con scritto Diario di scuola. Così ho fregato il professore per tre anni.”

Esordisce come scrittore nel 1976 con il libro “Bar Sport”, edito da Mondadori: qui vengono descritte le situazioni reali dei bar italiani, stereotipate ed estremizzate nella loro essenza. Le pubblicazioni si susseguono poi numerose: racconti e romanzi, testi teatrali e raccolte poetiche… una personalità sfaccettata e multiforme, ma che non perde mai quell’ironia tipica del suo stile.

“I critici italiani dopo vent’anni che scrivo e che i miei libri durano hanno atteggiamenti diversi: vanno dall’odio atavico alla fastidiosa sopportazione, dal sospettoso rispetto all’entusiasmo amicale. Devo dire che se talvolta io non diverto i critici, qualche volta loro divertono me.”

Il pregio di Stefano Benni è quello di saper ritrarre la società italiana nei suoi pregi e difetti, dando un quadro realistico grazie alla costruzione di situazioni surreali; autore di circa una ventina di libri, alcuni dei veri e propri best-seller, a Stefano Benni e all’intera sua opera è stata dedicata un’enciclopedia, intitolata Bennilogia, costruita totalmente dai lettori affezionati.

stefano-benniHa sempre venduto moltissimo e ha una folla di fan giovani e non giovani, che hanno formato la loro visione della vita, hanno capito qualcosa del mondo e di sé, e hanno cominciato a percepire tutte le schifezze del presente con i suoi libri e i suoi articoli; ridendo senza contentezza, come si fa oggi, sia leggendo cose spiritose e intelligentemente amare, che guardando e ascoltando porcherie vergognose in televisione.” (Natalia Aspesi)

Stefano Benni è un grande amico dello scrittore Daniel Pennac ed è proprio grazie a lui che la Feltrinelli ha iniziato a tradurre i libri di quest’ultimo; ad oggi i due presentano l’uno le opere dell’altro nei rispettivi paesi.

Lo scrittore ha anche vinto il premio Vittorio de Sica (attribuito alle grandi personalità che si sono distinte nelle arti), ma ha rifiutato in segno di protesta contro i tagli a cultura e scuola attuati dal governo Renzi.

Stefano Benni è un maestro. Uno che non si è accontentato di fare l’umorista, ma ha dimostrato di essere un vero scrittore.” (Michele Serra)

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata