Una mattina come tutte le altre, mentre Samantha, noncurante del mondo che la circonda, si dirige verso scuola, qualcosa di insolito, un volto non umano, compare improvvisamente nella sua vita, strappandola alla realtà, costringendola ad una prigionia fatta di torture psicologiche di ogni genere, per quindici lunghi anni.

 

Quindici anni senza notizie, senza un indizio, una speranza. Quindici anni di silenzio. Un incubo lunghissimo, che si è concluso in modo felice e inaspettato. Perché nessuno, fino a due giorni fa, sarebbe stato in grado di immaginare che Samantha Andretti era ancora viva…

 

Una sera come tutte le altre, mentre le persone cominciano la giornata lavorativa essendosi capovolti giorno e notte a causa del caldo insopportabile che costringe a vivere nel buio della notte, al riparo dalla torrida afa, Samantha viene ritrovata in mezzo alla strada, nuda e ferita, completamente smarrita nei ricordi di ciò che è stato.

 

Nessuno di noi può sfuggire alla sofferenza. Non sarebbe sano.

 

La terapia col Dottor Green, fatta di lunghi percorsi tortuosi all’interno della sua mente, aiuterà la ragazza a ritrovare la strada per uscire dal labirinto mentale che la tiene prigioniera delle torture subite, per portare alla luce la vera identità dell’uomo del Labirinto, il mostro dal volto disumano che l’ha catturata quindici infiniti anni prima.

 

Cammina nel labirinto. Il lungo corridoio grigio termina con una porta di ferro. La porta è chiusa. È sempre stata chiusa – lei lo rammenta con assoluta certezza.

 

Il detective Bruno Genko, giunto al termine della sua esistenza, decide di chiudere tutti i conti del passato rimasti ancora in sospeso e, sfidando la polizia e se stesso, decide di immergersi nella ricerca della verità che si nasconde dietro al fumoso mistero di Samantha.

 

La solitudine potenzia la percezione delle cose.

 

Ripercorrendo a ritroso le vie del passato, frugando tra i terribili segreti di ciò che è stato, Genko cerca di far luce nel buio che ha inghiottito fin troppi ragazzi, svelando l’orrore che circonda un vecchio quartiere della periferia cittadina. E, alla fine, dopo tutte le piste seguite, tutto si riduce a questo: tornare al punto di partenza, dove l’incubo ha avuto inizio.

 

Era proprio vero: puoi abbandonare il luogo in cui sei nato, ma il luogo in cui sei nato non ti abbandona mai.

 

 

Ma ad essere in pericolo non è solo Samantha, il buio ha colpito ancora, e un’altra vittima prova a scappare dal mostro che la costringe in un labirinto di bugie…

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