LO SCRITTORE PROFETA

Kahlil Gibran, scrittore e poeta visionario, come è stato definito da molti, è stato un grande artista, uno degli autori più letti della storia della letteratura.

Tutti possono sentire ma solo gli esseri sensibili capiscono.

Nato nel 1883 nel villaggio di Bisharri, nell’attuale Libano, inizialmente viene educato da alcuni sacerdoti che gli insegnano la bibbia e l’arabo, non potendo Kahlil Gibran frequentare, a causa della povertà della sua famiglia, gli studi formali; presto però, dopo che il padre finì in carcere e le autorità ottomane confiscarono le loro proprietà, abbandona il paese con la madre e i fratelli, Mariana, Sultana e Pietro, per sfuggire al controllo dell’impero; da qui si trasferiscono negli Stati Uniti.

gibran_kahlilPrima tappa è Boston, dove provano a ricostruire una nuova vita e, mentre la madre inizia a lavorare come venditrice ambulante, Kahlil Gibran intraprende gli studi scolastici, dove viene inserito in una classe speciale dedicata all’insegnamento della lingua inglese a tutti i ragazzi immigrati. Il percorso scolastico prosegue, infatti Gibran decide di iscriversi ad una scuola d’arte, dove impara a dipingere.

Dopo qualche anno trascorso a Beirut, dove frequenta la scuola superiore e fonda una rivista letteraria studentesca, venendo addirittura eletto “poeta della scuola”, ritorna a Boston; inizia un periodo tragico per la vita del poeta: muoiono infatti la sorella Sultana e il fratello, entrambi colpiti dalla tubercolosi, seguiti dalla madre, morta invece di cancro. È Marianna che provvede al sostentamento di Kahlil, lavorando come sarta.

Durante una delle sue prime mostre artistiche, dove espone i disegni da lui creati, Gibran conosce Mary Elizabeth Haskell, con la quale instaurerà una profonda amicizia e un rapporto di reciproca stima; a documentare ciò abbiamo la raccolta della loro corrispondenza.

Ti amo terribilmente, se sbocciasse un fiore ogni volta che ti penso, ogni deserto ne sarebbe pieno.

gibran

Oltre a dedicarsi alla pittura, la quale regalò a Gibran un notevole successo, essendo egli considerato il massimo esponente della scuola pittorica orientale in Occidente, egli comincia ufficialmente la professione di scrittore: inizialmente le sue opere vengono pubblicate in arabo, ma in un secondo momento la lingua prescelta diventerà l’inglese; anche le opere precedentemente edite vengono dunque tradotte. Il suo primo libro anticipa quello che sarà il suo stile, ricco di spiritualità e riferimenti al cristianesimo: esso, infatti, intitolato “Il folle”, consiste in una raccolta di aforismi a metà tra la prosa e la poesia.

 

Fate allora che ciascuna stagione racchiuda tutte le altre, e il presente abbracci il passato con il ricordo, ed il futuro con l’attesa.

Il successo più grande è senza dubbio “Il Profeta”, uno dei libri più venduti del ventesimo secolo, tradotto in oltre 20 lingue, che racchiude 26 saggi poetici, le Rivelazioni, riguardanti i più svariati argomento: amore, dolore, morte, amicizia, conoscenza, religione, bene e male…

Tutti vogliono la felicità nessuno vuole il dolore, ma non si può avere un arcobaleno senza un po’ di pioggia.

Gibran muore a New York nel 1931, a causa di cirrosi epatica e tubercolosi; la sua tomba si trova nel paese natale, in Libano, come aveva espressamente richiesto egli stesso.

La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.

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