Probabilmente questa donna simboleggia un po’ quello che gli scrittori di successo rappresentano nel nostro immaginario: creature leggendarie, rare, quasi impossibili da trovare, che dopo peripezie e numerosi rifiuti ce l’hanno fatta, sono riusciti a far della loro passione un mestiere con cui vivere!

Ed effettivamente la sua storia non si discosta molto da questa brevissima introduzione.

Joanne nasce a Yate, cittadina nei pressi di Bristol, nel 1965.

Le sue doti si rivelano fin da subito: ha appena sei anni quando compone il suo primo racconto, che vede per protagonista un piccolo coniglietto affetto da morbillo. A dodici anni, invece, termina il suo primo romanzo, un fantasy la cui trama ruota attorno a sette diamanti maledetti.

Il periodo è ricco di spunti: circondata da amici e insegnanti, gli anni scolastici risultano essere un ricco bagaglio a cui attingere per la creazione di alcuni dei personaggi più amati dei suoi romanzi più famosi, quelli della saga potteriana.

Troviamo infatti un gentile preside alle elementari, che somiglierà moltissimo al personaggio di Albus Silente; un professore scorbutico di biologia, i cui tratti ricordano quelle di Severus Piton; il suo migliore amico, invece, è colui che ispirerà il migliore amico del protagonista Harry, Ron Weasley.

Terminati gli studi, Joanne inizia a lavorare come ricercatrice e segretaria: durante un viaggio in treno nasce proprio il personaggio di Harry. Il primo romanzo della saga, Harry Potter e la Pietra filosofale viene scritto tra una pausa pranzo e l’altra.

Nel suo computer prendono vita le numerose avventure che il giovane mago si trova costretto ad affrontare per salvare se stesso e i suoi amici dal perfido mago Voldemort.

Il mondo creato in questi libri è così perfetto che sembra quasi esistere, coinvolge il lettore così tanto da creare il fenomeno mondiale “Harry Potter”.

Il successo non è così immediato: terminato il primo capitolo della saga nel 1995, inizia la ricerca di un agente letterario; ad accettare l’incarico sarà Christopher Little, il quale propone a diverse case editrici il lavoro della Rowling.

Sorpresa sorpresa: tutte lo rifiutano, perché considerato “fin troppo lungo”.

Solo nel 1997 viene accolto da una casa editrice all’epoca sconosciuta, la Bloomsbury.

Da qui in poi la storia la conosciamo più o meno tutti: non solo fenomeno letterario per bambini, ma intere generazioni, compresi adolescenti e adulti, furono risucchiati dal vortice potteriano: al primo romanzo ne seguono altri sei, in un crescendo di pericoli e drammaticità, tanto che alcuni hanno definito gli ultimi capitoli “adatti ad un pubblico adulto”.

L’ultimo libro (premiato come miglior libro tra il 1999 e il 2009 dal giornale brittanico Telegraph) è stato pubblicato nel 2007, chiudendo così la saga più letta di tutti i tempi.

J.K.Rowling (la K aggiunta da lei stessa per deviare inizialmente i lettori e per non far capire loro di essere una scrittrice donna) è ad oggi la seconda donna più ricca del Regno Unito (dopo la regina), riuscendo a guadagnare un miliardo di dollari (come è stato stimato dalla rivista americana Forbes) grazie ai suoi libri.

Non solo Harry Potter: il suo amore per la scrittura dà alla luce anche altri lavori, come ad esempio “Il richiamo del cuculo”, pubblicato sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith, un libro giallo che ha per protagonista l’investigatore Cormoran Strike e che ha suscitato un grande interesse; solo nel 2013 viene rivelata la vera identità della scrittrice.

Non solo grande scrittrice, ma anche una grande donna: Joanne è infatti conosciuta per le sue battaglie contro la povertà, in particolare in difesa dei genitori single, e contro la sclerosi multipla. Per entrambe le sue battaglie a muoverla è stata l’esperienza personale: divorziatasi, deve occuparsi da sola della figlia Jessica; la sclerosi multipla, invece, le porta via la madre all’età di soli 45 anni.

Una vita travagliata quella di Joanne, che però regala a tutti noi un insegnamento prezioso: nonostante le difficoltà mai arrendersi, bisogna continuare a lottare per ciò in cui si crede, senza perdere quella capacità di sognare che ci aiuta a sopravvivere contro la realtà.

E coi suoi libri ci ha dato la possibilità di sognare un po’ di più. Grazie Joanne.

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