Joe Lansdale è uno scrittore americano, autore di romanzi e di oltre 200 racconti di fantascienza, horror e noir, oltre che di testi per la televisione e sceneggiature per il cinema.

Ecco alcuni consigli che Lansdale ha deciso di dedicare a tutti gli aspiranti scrittori.

 

1 – TROVA IL TEMPO

 

Se non riesci a trovarlo, probabilmente non lo vuoi veramente fare. Anche se si tratta solo da 15 a 30 minuti al giorno, conta. Ho sempre pensato che se per vivere potevo fare un lavoro che odiavo, avrei potuto sicuramente trovate un paio d’ore a settimana per scrivere. Ho scritto prima di andare a lavoro, o la notte per qualche ora, o solo qualche pagina. Qualche volta riuscivo a lavorare di notte e di mattina. Volevo farlo. E tu devi volerlo. Non può restare solo un sogno. Sotto deve esserci un qualche tipo di aiuto.

Che sia un’ora al giorno, un minuto o una notte, il tempo per scrivere deve sempre esserci! Ritaglia il tuo spazio, metti da parte le distrazioni, il lavoro dello scrittore è una cosa serie, occorre disciplina.

 

2 – LEGGI TANTO

 

Se leggi una tantum allora non sei un vero scrittore, e ti stai solo prendendo in giro, ed è questo il motivo per cui non vendi, e per cui quello che scrivi fa schifo. Se scrivi dovresti anche leggere, non dar retta al vecchio adagio dell’essere influenzati dagli altri autori. Leggi qualcosa ogni tanto, è comunque un bene. Un vero lettore dovrebbe essere in grado, in quasi qualsiasi circostanza, di leggere almeno alcuni capitoli o brevi racconti a settimana. Io leggo tre o quattro libri a settimana, pur scrivendo a tempo pieno, insegnando arti marziali, viaggiando, e come scrittore residente in un campus, insegno all’Università, produco, faccio conferenze e sono presente con la mia famiglia. Se posso farlo io puoi farlo anche tu.

Leggere è la base di ogni scrittore: leggi per conoscere, per imparare, per scoprire, per ridere e divertirti. Leggi perché senza la lettura si è uno scrittore mediocre.

 

3 – DIMENTICATI L’ISPIRAZIONE

 

Sei tu la tua musa. Se scrivi la musa si rinforza e arriva ogni giorno. Ciò detto, alcuni giorni sono meglio di altri, ma anche i giorni che non ti va bene come negli altri, qualche volta sono migliori di quello che ti saresti atteso.

L’ispirazione non è il segreto degli scrittori: se dovessimo aspettare quella lampadina che si accende all’improvviso rivelandoci grandi storie… non ci sarebbero più scrittori! Ci vuole costanza, ci vuole allenamento, ci vuole sacrificio. L’ispirazione dura un minuto, il lavoro dello scrittore dura giorni, mesi, anni.

 

4 – PONITI OBIETTIVI

 

Ricordati che non è quanto a lungo lavori o quanto bene lo fai. Meglio avere un obiettivo piccolo che puoi portare avanti giorno per giorno che non un progetto troppo grande che ti darà solo frustrazioni e delusioni costantemente.

 Un gran bel lavoro è composto da tanti piccoli obiettivi raggiunti col tempo: non pretendere di scrivere subito un capolavoro di mille pagine. Scandagli gli step necessari per raggiungere il risultato prefissato, datti delle scadenze e, focalizzandoti su quelli, avvicinati piano piano al progetto complessivo.

 

5 – FINISCI CIÓ CHE SCRIVI

 

Qualche volta puoi rimuginare altri progetti per quando il tempo te li permetterà, ma abbi un progetto principale e finiscilo. Se fai una verifica a fine anno e ti trovi con un assortimento di frammenti incompleti, probabilmente qualcosa è andato storto.

Non farti prendere dalla foga di seguire tante strade: una basta e avanza. Se non intraprendi un percorso alla volta rischi di perderti lungo il cammino senza mai raggiungere la meta.

 

6 – METTI DA PARTE LA REVISIONE

 

Se puoi scrivere una parola, una seconda quasi sempre la seguirà, e così via finché avrai una frase, un paragrafo e una pagina. Lasciar fluire tutto dal subconscio, invece di pensare a ogni parola, è un buon modo di procedere. Fallo bene per evitare una maggiore revisione, ma lascia scorrere tutto. La pulizia viene dopo. Da parte mia, faccio del mio meglio per evitare l’idea di una continua riscrittura. Lascio fluire tutto e faccio in modo che sia più vicino possibile a ciò che voglio, quindi baro e revisiono un po’.

Certo, non per sempre! Solo all’inizio. Il consiglio di Lansdale è quello di far fluire sulla carta tutto ciò che ci balena in mente, preoccupandoci solo in un secondo momento del labor limae.

 

7 – IMMAGINA DI RACCONTARE

 

Un altro trucco per scrivere una storia è quello di immaginare di raccontarla a un amico. Siediti e comincia a raccontare la storia come se fosse accaduta a te, o a qualcuno che conosci, e tieni conto dei piccoli dettagli che rendono una storia reale. Applica tutti i tuoi sensi, ma mai alla scena, perché diventa solo un trucco, ma tieni a mente ciò che potrebbe accadere all’esterno, così come tieni a mente le piccole digressioni che potresti dire al tuo amico per impostare la scena o per rivelare il tuo stato mentale.

Prova a pensare di dover raccontare una storia a qualcuno: soffermati sui dettagli, anche quelli che sembrano più insignificanti, trova spazio per le sensazioni, descrivi la scena nei minimi dettagli… Tutto questo ti aiuterà a rendere vivo il racconto.

 

8 – SCRIVI PER TE STESSO

 

È meglio scrivere per te stesso se vuoi sentirti come te stesso e non come qualcun altro. Tutti noi ci comportiamo un po’ da ventriloqui e non perdiamo mai qualcuna delle voci che abbiamo rubato o preso in prestito. Ma l’influenza è abbastanza differente dall’essere un copione. Sai che è sbagliato scrivere come chiunque e che non devi preoccuparti di ciò che pensano gli altri. Scrivi una storia come ti piacerebbe vederla, anche se è volgare, violenta o romantica e leggera o tutte queste cose insieme. Scrivi una storia che significhi qualcosa per te. Non sempre hai voglia di scrivere una storia con significati profondi, perché alcuni giorni vuoi solo qualcosa di leggero e semplice, altri qualcosa di più penetrante e complesso e, meglio per noi, una combinazione di queste cose.

Se non scrivi ciò che senti importante per te stesso, allora non puoi definirti scrittore. Seguire la corrente distaccandoti da ciò che piace a te non è una buona strategia per diventare un grande autore. Il lettore sente quando chi lavora non è coinvolto totalmente in quello che fa. Non tradirti.

 

9 – NON AVERE REGOLE

 

Non permettere ad alcuna regola di governarti. Eccetto quella del leggere e dello scrivere.

 Quando scrivere è il tuo lavoro, non può esistere nient’altro che governi la tua vita. Tutto il resto è secondario, accessorio.

 

10 – PER CONCLUDERE

Un punto che sto cercando di far capire è che non credo che qualcuno di noi sappia cosa voglia il lettore e il miglior tipo di scrittura è quello in cui ti crei un tuo proprio pubblico. Se sapessimo ciò che ognuno vuol leggere, vorremmo conoscerlo tutti ogni volta. Un buon lavoro potrebbe essere letto solo da poche persone, o può essere un successo travolgente. Un cattivo lavoro può avere lo stesso effetto; cattivo nel senso che potrebbe mancare di molti valori letterari, ma parla in qualche modo alla gente. Quindi, alla fine, tutto ciò che dobbiamo fare è scrivere per noi stessi.

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