10 CONSIGLI DI SCRITTURA DI HARUKI MURAKAMI Leggere - Facile Febbraio 7, 2018 Consigli, Scrivere... Haruki Murakami è uno scrittore giapponese molto amato dal grande pubblico grazie ai suoi libri ricchi di insegnamenti e capaci di far emozionare tutti i lettori. Quando sono in modalità “scrittura di un romanzo”, mi alzo alle 4 del mattino e lavoro per cinque o sei ore. Di pomeriggio corro per 10 Km oppure nuoto per 1500 metri (o faccio entrambe le cose), poi leggo un po’ e ascolto della musica. Vado a letto alle 9 di sera. Mantengo questa routine ogni giorno senza alcuna variazione. La ripetizione stessa diventa la cosa importante; è una forma di mesmerismo. Io mesmerizzo me stesso per raggiungere uno stato più profondo della mente. Ma tenere questa ripetizione così a lungo – da sei mesi a un anno – richiede una buona dose di forza fisica e mentale. In questo senso, scrivere un romanzo lungo è come un corso di addestramento alla sopravvivenza. La forza fisica è necessaria quanto la sensibilità artistica. Nel libro “Il mestiere dello scrittore” Murakami ci racconta, accompagnandoci tra i ricordi e le riflessioni di una vita, quello che vuol dire essere scrittori. 1 – CONCENTRARSI SULLE DESCRIZIONI REALISTICHE Le espressioni metaforiche erano ridotte al minimo, ma le descrizioni erano ancora vivide e ricche di colore. Primo passo fondamentale per realizzare un buon libro è quello di focalizzarsi sulla descrizione del reale: la poesia della scrittura va bene, ma non per questo bisogna dimenticarsi di dare un’impressione reale a chi legge, così da avvolgerlo completamente nella storia. Un esercizio molto utile per imparare a fare questo, è osservare una fotografia per poi provare a raccontarla per iscritto. 2 – SCRIVERE UNA PROSA MUSICALE Soprattutto lo stile aveva una meravigliosa musicalità. Anche senza leggerlo ad alta voce, il lettore ne avrebbe riconosciuto la sua profonda sonorità. Quando scriviamo, le frasi devono scivolare sul foglio, così come nella nostra mente, susseguendosi in una sorta di cantilena il cui ritmo è dettato dalle parole. Lo stile che viene trasmesso dalla vostra pagina è ciò che vi farà rimanere impressi nella mente dei lettori. 3 – SCRIVERE IN MODO SEMPLICE E CURATO La scrittura sembrava apparentemente semplice, ma una lettura più approfondita rivelava il fatto che fosse calcolata e costruita con estrema cura. Una lettura scorrevole non è sinonimo di banalità; un linguaggio comune non corrisponde a sciattezza; una scrittura semplice non elimina il lavoro accurato che vi sta alla base. Murakami consiglia di utilizzare uno stile immediato, senza termini particolarmente ricercati, ma al contempo studiato. 4 – AFFRONTARE TEMI OSCURI Una particolare oscurità pervadeva lo stile del romanzo… era come una di quelle fantastiche storie per bambini, ma da qualche parte, nascosta in profondità, aveva una forte, buia corrente. Accompagnare il lettore nei meandri della vita umana, nelle circostanze più drammatiche e terribili, è un modo vincente per affascinare e far amare le proprie storie. Il dolore, l’oscurità, l’ambiguità sono tematiche che da sempre hanno sopraffatto l’uomo. 5 – PERSEVERANZA E’ la facoltà intellettuale di riversare tutto il talento di cui siamo dotati, intensificandolo, su un unico obiettivo. Usando in maniera efficace l’energia mentale, in una certa misura si compensa un talento carente. Occorre a uno scrittore la capacità di continuare a concentrarsi giorno dopo giorno, per mesi o anni di fila. Per fortuna concentrazione e perseveranza, al contrario del talento, si possono acquisire e coltivare. Creare una sana routine può aiutarci a imporre la nostra concentrazione su quell’unico obiettivo che è la scrittura. Occorre molta forza di volontà per non farsi distrarre da ciò che va al di là di quelle pagine bianche, eppure la perseveranza può essere una delle strategie vincenti per riuscire a fare tutto ciò che desideriamo, nella scrittura e nella vita. 6 – TROVARE LE DIFFERENZE Una persona riesce a costruire la propria personalità e a preservare la propria autonomia proprio perché è differente. Se riesco a scrivere dei libri è perché in un paesaggio vedo cose diverse da quelle che vede un altro, sento cose diverse e scegliendo parole diverse riesco a costruire storie che hanno una loro originalità. Essere uno scrittore vuol dire essere in grado di percepire tutto ciò che ci circonda, soprattutto ciò che va oltre la nostra realtà. La diversità è un tesoro incommensurabile, niente è in grado di insegnarci di più, niente è in grado di arricchire maggiormente la nostra scrittura. 7 – SEGUIRE SE STESSI Non sono una persona portata per le attività di gruppo. In qualsiasi circostanza, anche negli sport, battere un avversario è l’ultima delle mie preoccupazioni. La stessa cosa si può dire che accada nella professione di scrittore. In questo lavoro – per quanto mi riguarda – non c’è vittoria o sconfitta. Quello che conta è che l’opera compiuta corrisponda ai criteri che lo scrittore stesso ha stabilito e in questa valutazione non gli sarà facile barare. Non c’è nulla di più complesso che tenere fede a ciò che per noi conta: i nostri valori, le nostre credenze, il nostro modo di vedere le cose… La realtà esterna lotta costantemente per farci perdere di vista tutti questi dettagli che ci formano, ma l’essenza di un libro sta nell’essenza dello scrittore stesso. 8 – OBIETTIVI Basta che copra in silenzio il numero di chilometri che mi sono prefisso, mettendoci le ore necessarie. Quando scrivo un romanzo è fondamentalmente la stessa cosa. Anche se sento che potrei continuare, a un certo punto poso la penna. Così mi sarà più facile mettermi al lavoro il giorno seguente. Quando si inizia a lavorare, la foga del momento potrebbe portarvi ad accelerare e a percorrere velocemente un certo tratto del percorso, eppure bisogna sapersi regolare, prefissandosi obiettivi da rispettare, senza avere fretta di concludere una certa strada. 9 – TALENTO La qualità più importante per uno scrittore è il talento. Se uno non ha il minimo talento letterario non scriverà mai nulla di valido. Questa è una condizione preliminare. Ma il talento se ne frega delle nostre intenzioni. Condizione preliminare per esercitare la professione di scrittore è, ovviamente, avere una qualche dote letteraria. Volere a tutti i costi scrivere non farà di te un romanziere. Valuta attentamente le tue capacità. La perseveranza e l’allenamento sono fondamentali, ma sono i mattoni da utilizzare quando le fondamenta sono già presenti. 10 – RIMUOVERE LE PAROLE NON NECESSARIE Nessuna parte era troppo ricca, ma allo stesso tempo aveva tutto quello che era necessario. La bellezza di un passo e il ritmo di uno stile non risiedono nella quantità di parole ricercate che si utilizzano. “Tanto” non corrisponde per forza a “meglio”. Talvolta una breve frase può essere ben più incisiva rispetto a pagine e pagine di scrittura. Occorre scegliere accuratamente le parole e il loro modo di incastrarsi, solo così il lettore rimarrà legato alla sua lettura. Scrivi Cancella commentoLa tua email non sarà pubblicataCommentaNome* Email* Sito Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Hai disabilitato Javascript. Per poter postare commenti, assicurati di avere Javascript abilitato e i cookies abilitati, poi ricarica la pagina. 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